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Crisi: governo convoca parti sociali per giovedì. Berlusconi mercoledì in Aula

di Alessandro Avico |1 Agosto 2011 14:16

ROMA – Dopo giorni di silenzio e di “morti a galla” il governo dà un segno di vita e batte un colpo: giovedì prossimo, 4 agosto, alle ore 11, incontrerà le parti sociali firmatarie del patto contro la crisi. Le stesse parti sociali che, nel pomeriggio dello stesso giorno, vedranno i rappresentanti dell’opposizione. La notizia ancora più “Bomba” è che all’incontro ci sarà anche Berlusconi che già il giorno prima romperà il silenzio stampa e parlerà della crisi in Parlamento. Dovrebbe esporre un’informativa sulla situazione economica nel pomeriggio, prima alla Camera e poi al Senato.

“Dopo l’approvazione della manovra, il governo avvia il confronto con le parti sociali con lo scopo di condividere in particolare le responsabilità degli attori istituzionali, economici e sociali per la crescita dell’economia e dell’occupazione” dice il ministro del Welfare Maurizo Sacconi. Positiva la reazione dei firmatari del patto. “La politica e le istituzioni sembrano aver preso atto del grave rischio che corre il nostro paese ed hanno aperto la porta del confronto sugli interventi da fare – dice il presidente di Confesercenti, Marco Venturi – La coesione fra istituzioni, politica e parti sociali diventa fondamentale per affrontare una situazione complessa e compromessa”.

La decisione del governo non frena però le critiche e gli attacchi, che arrivano da più parti. Dure, ad esempio, le parole di Luca Cordero di Montezemolo: “La manovra varata in gran fretta dal governo fa tornare alla memoria gli anni Ottanta, periodo terribile per la finanza pubblica italiana ed è triste osservare che dopo vent’anni nulla è cambiato, la spesa corrente continua ad aumentare e per farvi fronte si ricorre, esattamente come negli anni ottanta, ad aumenti delle entrate attraverso provvedimenti estemporanei (accise, ticket, etc…) Nella totale assenza di una politica economica di largo respiro”.

 

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