Crisi Pdl, Frattini: “Scontenti non sono traditori, vanno ascoltati”

ROMA, 3 NOV – Il Pdl deve "ascoltare le ragioni" degli scontenti che vogliono che "il governo faccia di piu'": così il ministro degli Esteri Franco Frattini intervistato da Radio Anch'io.

"Non le definirei defezioni- ha detto rispondendo a una domanda-: certo molti hanno interesse a manovre e teatrini politica".

Tra gli scontenti però c'è chi "dalla prima ora sta con Berlusconi" e non si puo' "bollarli come traditori". "Vogliono che il governo faccia di piu', non che se ne vada a casa. Anche io sono convinto debba fare di piu'".

L'innalzamento dell'eta' pensionabile a 67 anni o la flessibilità, secondo Frattini, non possono essere materia di un decreto legge: "Sarebbe stato un blitz, si tratta di norme ordinamentali, se ne deve discutere con le parti sociali". Per questo ieri il governo ha adottato un maxiemendamento: "Le altre misure saranno votate dal Senato il 15 novembre. Date certe e velocita', questo e' quello che ci chiedeva l'Unione europea", ha aggiunto.

La comunicazione sul referendum in Grecia e' stata "scarsa e difettosa" ha poi aggiunto il ministro. "Anche gli alti esponenti europei erano stati informati solo in via indiretta". Il referendum, ha aggiunto, non avra' l'obiettivo di rinegoziare misure di salvataggio, "ma le prospettive dei greci sulla permanenza in zona euro". "Quando si concordano delle misure vanno rispettate", non si puo' rimetterle in gioco "con un aleatorio referendum popolare".

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