Crisiko! I carrarmatini di Salvini, Silvio in Oceania, Di Maio attacca Governo del Presidente

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 16 Aprile 2018 - 09:54 OLTRE 6 MESI FA
Crisiko! I carrarmatini di Salvini, Silvio in Oceania, Di Maio attacca Governo del Presidente

Crisiko! I carrarmatini di Salvini, Silvio in Oceania, Di Maio attacca Governo del Presidente

ROMA – Crisiko! Una volta era Risiko! Ma da qualche serata in qua un nuovo gioco si affaccia. Si gioca, si scherza tra un aperitivo e una cena e un dopo cena a come e con chi si fa un governo.

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Un governo al tempo del Salvini e Di Maio. Un gioco di società, di buona e informata società. Una volta si sarebbe detto salotti e terrazze. Ma una versione più pop di Crisiko! l’ascolti e la vedi giocare anche sul bus o in metro.

Dunque, Crisiko! I carrarmatini neri sono tutti di Salvini. E’ lui il protagonista secondo tutti i giocatori, sia quelli che declinano il congiuntivo sia quello che faticano anche con il passato prossimo (della grammatica, non della nazione). Salvini è in ogni carta obiettivo che qualunque giocatore possa pescare. Un governo senza Salvini non lo gioca nessuno.

Dunque, Crisiko! Berlusconi arroccato in Oceania. Ha pochi carrarmatini gialli per attaccare. Ma li ha messi tutti tra Asia e Oceania come si faceva nella prima versione di Risiko! E da lì stanarlo o annichilirlo è roba tosta, bisogna attaccarlo in forze e rischiare di perdere quasi tutta la forza d’attacco. E quindi ritrovarsi con i carrarmatini, neri, dimezzati. Attaccare Berlusconi infatti tocca a Salvini, su questo i giocatori tutti convengono e concordano.

Salvini che ha carrarmatini neri in Russia e da quelle parti là e anche in Europa e qualcuno anche in America del Nord. Sta scarso in Sud America, Asia e niente, ovviamente, in Africa.

E Di Maio? Carrarmatini blu in tutta Europa, qui sta proprio ben messo. E carrarmatini anche in Sud America, lontani parenti…Di Maio che al tavolo e sulla carta del Crisiko! giocato su ogni divano di casa o appesi ad ogni maniglia di bus sempre attacca il Governo del Presidente.

Va molto questa del Governo del Presidente in ogni piccola comunità italico-umana che gioca e chiacchiera di governo. Praticamente nessuno sa cosa sia e possa essere il Governo del Presidente. Però la parola piace e vola di bocca in bocca. La formula contiene infatti un tenue alone di super competenza e buoni agganci sociali da parte di chi la pronuncia. Insomma Governo del Presidente si dice con l’aria e il sottinteso di chi la sa lunga su come va il mondo. E questo esalta e rende fiero di sé il provincialismo di un ideal tipo di giocatore di Crisiko! Quello che…ve lo dico io, me lo ha detto…

Obiezioni tipo sarà pure del Presidente ma questo Governo sempre una maggioranza lo dovrebbe votare in Parlamento incontrano sguardi di infastidito rimbrotto. Per non dire della considerazione che un Governo del Presidente, cioè un governo non di una parte o di una alleanza politica, dovrebbe essere votato da Lega, Pd, M5S, Forza Italia. Da tutti e quattro perché, se si sfila uno, subito si sfila il secondo e il terzo e il quarto. Considerazione plebea a fronte della nobile ed eterea natura del Governo del Presidente.

Poi, man mano che si fa più sera o che bus o metro rallentano, man mano che ci si fa più sciolti e complici tra giocatori, Crisiko! cambia un po’. E diventa: tu chi ci metti agli Esteri? E agli Esteri ci va Marcella che però scherza ma mica tanto dicendo che accetta solo se ci aggiungi il Turismo perché in famiglia amano sì viaggiare ma hanno appunto un agri turismo. Al Mef ci si mette Marco che lavora in banca e non è uno degli sfigati allo sportello ma un dirigente. Alla sanità non ci vuole andare nessuno, pare porti sfiga. Claudia indicata per l’Istruzione vive la cosa come un neanche velato accenno al fatto che non sia la più giovane e neanche la più avvenente. Dunque Claudia si offende.

Renato che ovviamente gestisce una società ravviva il gioco: e Eni, Enel, Cassa depositi e prestiti e Rai a chi? E la Rai a uno/a che ci lavora (in ogni cena a Roma ce n’è almeno un paio). Cassa Depositi e Prestiti a Renato appunto che ha già la barca. Marcello che sa di politica e vuol farlo sapere ai convenuti (che già lo sanno fino allo sfinimento) pone la domanda saputella: e la delega ai Servizi Segreti a chi?

Il gioco continua abbastanza a lungo e abbastanza vivace. Si gioca d’arguzia rassegnata. Di fake news che tanto è uguale. Di dietrologia paradossale che tanto la realtà non tien dietro alla fantasia. Si gioca anche di un neanche tanto sottile esorcismo: speriamo che alla fine non succeda nulla, speriamo che alla fine Di Maio sia davvero un democristiano del nuovo millennio e che i populisti, vedrai, quando saranno governo saranno…realisti.

Cosi gioca Crisiko! quella che una volta si sarebbe chiamata la borghesia nelle sue serate. Chissà come gioca il suo Crisiko! quella che è stata chiamata, qui e oggi, l’Italia del rancore.