Cristiano Di Pietro ce la fa. Ma a Termoli preferiscono Sel e Grillo

TERMOLI (CAMPOBASSO) – Cristiano Di Pietro è stato eletto, ma a Termoli gliel’hanno fatta pagare. Il figlio del leader dell’Italia dei Valori era candidato nel collegio di Campobasso alle regionali molisane. Motivo per cui era stato ribattezzato “carpa” (per paragone col “trota” bossiano) e per cui alcuni militanti del partito si erano dissociati dalla decisione del “capo supremo”. Un circolo dell’Idv di Termoli aveva abbandonato il partito in polemica con Antonio Di Pietro.

In tutta la provincia di Campobasso, Cristiano ha preso 2.512 preferenze. A Termoli (il centro più importante dopo il capoluogo) ha preso solo 222 voti. Per dire, un altro candidato dell’Idv, Antonio D’Ambrosio, ne ha presi il doppio (423). Senza vantare quel cognome “ingombrante”.

Probabilmente (ma siamo solo nel campo delle ipotesi), alcuni voti destinati all’Italia dei Valori sono stati dirottati altrove: forse a Sel, che a Termoli ha preso il 9,88%. Forse al Movimento 5 Stelle, che ha totalizzato il 6,80%.

Alla fine, però, i Molisani hanno dato ragione a “papà Tonino” e l’hanno eletto con oltre 2.500 preferenze.

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