Crotone divide l’Udc; Casini ‘licenzia’ Dorina Bianchi

CROTONE 11 MAG L'attacco di Berl – CROTONE, 11 MAG – L'attacco di Berlusconi a Casini dal palco di Crotone, sferrato ieri sera stando accanto al candidato sindaco Dorina Bianchi, che dell'Udc e' senatrice, ha provocato polemiche e malumori in Calabria, l'unica regione in cui, sulla scia dell'accordo raggiunto lo scorso anno per le regionali, Pdl e Udc vanno a braccetto anche alle amministrative (e' Udc anche il candidato sindaco di Cosenza). Il giorno dopo esponenti nazionali e locali dei due partiti hanno gettato acqua sul fuoco, ma Casini e' stato stasera lapidario con la Bianchi: ''constato che abbiamo idee molto diverse su come si sta in un partito. Peraltro, e' giusto che ognuno vada dove lo porta il cuore''. Lorenzo Cesa ha ribadito che l'Udc e' un partito serio e che i patti saranno mantenuti, ma, cosi' come aveva annunciato, oggi e' sceso in Calabria disertando l'appuntamento di Crotone scegliendo un paesino vicino, Rocca di Neto. A una domanda sulla candidata, ha risposto gelido: ''Lasciamo perdere la persona Bianchi. Faccio un fioretto e non ne parlo, anche perche' non commento chi non sente il dovere di difendere il leader del partito a cui appartiene''. Parole che la stessa Bianchi ha tentato di stemperare poco dopo incontrando i giornalisti insieme al presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri: ''ho sentito Cesa e andiamo avanti nell'impegno comune''. Anche Gasparri ha citato Cesa. ''Ho parlato con lui in maniera serena'', ha detto come a voler sottolineare che i rapporti non sono incrinati ed ha invitato a riannodare i fili del dialogo. Sulla stessa scia il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, artefice dell'accordo con l'Udc lo scorso anno insieme a Francesco Talarico, allora segretario regionale del partito di Casini ed adesso presidente del Consiglio regionale. Scopelliti ha parlato di una battuta ''riportata male'' alla quale e' stata ''data enfasi'', sottolineando che Berlusconi ''sa molto bene cosa rappresenta questo rapporto con noi''. Chi invece ha buttato benzina sul fuoco e' il consigliere regionale Pasquale Tripodi, ex capogruppo proprio dell'Udc, che da mesi conduce una battaglia contro l'accordo col Pdl in Calabria: ''e' stato uno spettacolo penoso e imbarazzante vedere esponenti Udc ridere mentre il premier insultava il segretario del loro partito''. Non hanno invece risparmiato le stoccate a Pdl e Udl le altre forze politiche. Giuseppe Fioroni (Pd) ha definito omissivo l'atteggiamento della Bianchi davanti a Berlusconi. ''Sorridere senza avere il coraggio civile di rispondere e dissentire – ha detto – significa che si e' disponibili a rinnegare quanto si sostiene a Roma''. Il Pd crotonese ha definito Berlusconi e la Bianchi ''una bella coppia di persone impegnate a garantire solo se stessi'', mentre Fli ha plaudito ''all'intervento deciso di Cesa''. E l'ex presidente della Regione, Agazio Loiero, uscito recentemente dal Pd, ha pronosticato un prossimo passaggio della Bianchi dall'Udc al Pdl invitando il centrosinistra a smetterla di beccarsi al proprio interno ma di guardare ''al terremoto che s'annuncia sul versante del centrodestra''.

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