Csm, giudici al voto con polemiche. Sms sottosegretario Ferri: “Votate quei 2”

Sms di Cosimo Ferri: "Votate quei due"
Cosimo Ferri, sottosegretario alla Giustizia

ROMA  – Giudici al voto con polemiche. Domenica e lunedì circa 9mila giudici e pm sono chiamati alle urne per scegliere i loro rappresentanti al Consiglio superiore della magistratura. Ma è polemica su un sms inviato dal sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri con l’invito a sostenere due dei candidati di Magistratura Indipendente, corrente di cui lo stesso Ferri è stato segretario prima di approdare al governo.

Si tratta di eleggere, tra i 24 candidati, i 16 nuovi consiglieri togati( 2 giudici della Cassazione, 10 di merito e 4 pubblici ministeri), probabilmente per l’ultima volta con le regole attuali, visto che il governo Renzi intende procedere alla riforma elettorale del Csm.

A protestare è innanzitutto il segretario di Unità per la Costituzione, Marcello Matera, che parla di “deprecabile sovrapposizione” di ruoli da parte di Ferri , con il suo “passaggio disinvolto” da leader di corrente all’incarico di sottosegretario, ma soprattutto giudica la sua stessa presenza nell’esecutivo una contraddizione per il premier Matteo Renzi, apertamente critico con i gruppi organizzati delle toghe:

“E’ singolare  – ha detto Matera – che da parte della politica si contestino le correnti della magistratura e poi nella compagine governativa c’è l’emblema del correntismo più spinto”.

Ma al di là della polemica, la consultazione è caratterizzata pure da un’altra novità: per la prima volta i candidati messi in lista sono stati scelti con elezioni primarie, volute dall’Associazione nazionale magistrati. Primarie che hanno visto un duplice risultato: Area, il gruppo di sinistra dei giudici, ha raccolto il maggior numero di consensi; Magistratura Indipendente, la corrente più moderata, ha superato per numero complessivo di voti Unità per la Costituzione, la storica formazione di centro, e soprattutto ha ottenuto il primo posto per i propri candidati nelle categorie dei giudici di merito (il milanese Claudio Galoppi) e dei pm (il sostituto procuratore di Nuoro Luca Forteleoni), che tra parentesi sono gli stessi per i quali si è speso Ferri con il suo sms.

Se il risultato si replicasse in questa consultazione, cambierebbero i rapporti di forza all’interno del Csm, facendo ottenere almeno un rappresentante in più a M.i., che oggi conta tre consiglieri, contro i sei di Unicost e i cinque di Area.

A favore di Magistratura Indipendente, potrebbe anche giocare la delusione diffusa tra i magistrati per la decisione del Csm, apparsa a qualcuno pilatesca, sullo scontro alla procura di Milano, con l’archiviazione dell’esposto dell’aggiunto Alfredo Robledo contro il capo dell’ufficio Edmondo Bruti Liberati e l’invio degli atti ai titolari dell’azione disciplinare per entrambi i magistrati. E questo perché M.i. e’ stato l’unico gruppo a contrastarla.

Bisognerà però vedere, come e se influirà sul voto la vicenda di Ferri, che ha acuito le divisioni interne alla sua corrente, e provocato malumori tra chi non si riconosce nella linea del sottosegretario.

Un’altra incognita è rappresentata dal risultato dei candidati di Altraproposta (l’aggregazione nata in opposizione alle correnti), scelti con un sorteggio tra i magistrati e un successivo voto on line, e dei due magistrati “indipendenti”, che si presentano al di fuori di liste, uno dei quali + l’ex segretario dell’Anm Carlo Fucci.

Per sapere come sarà composto il nuovo Csm, almeno nella sua parte togata, bisognerà comunque attendere almeno sino a mercoledì prossimo, visto che per iniziare lo spoglio bisognerà inviare i plichi in Cassazione con le schede votate in tutta Italia.

Mentre il giorno dopo il Parlamento tornerà a riunirsi in seduta comune per l’elezione degli otto componenti laici, tra i quali il nuovo organo di autogoverno dei giudici dovrà poi scegliere il proprio vice presidente.

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