Csm, cadono i veti: l’Udc Michele Vietti verso la vice presidenza

Michele Vietti

A meno di improbabili colpi di scena dell’ultimo minuto sarà Michele Vietti il prossimo vice presidente del Consiglio superiore della magistratura. La scelta dell’Udc Vietti è arrivata nella serata di martedì 27 luglio dopo una lunga giornata di mediazioni.

L’esponente Udc aveva già raccolto il gradimento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ma, la sua candidatura è diventata concreta solo dopo due colloqui, avuti martedì, con Maurizio Gasparri e Anna Finocchiaro. Viezzi, alla fine, rappresenta un nome di compromesso: il centrodestra puntava su Annibale Marini ma la nomina di un Udc potrebbe rientrare nella strategia di Berlusconi di un riavvicinamento a Casini in chiave antifiniana.  Il Pd, invece, sperava in un candidato “più a sinistra” ma convergenza su Vietti rappresenta un compromesso accettabile. L’elezione di Vietti, quindi, dovrebbe arrivare già giovedì 29 luglio.

Gasparri, fino all’ultimo ha tentato di forzare su Marini e ancora mercoledì 28 luglio si è ostinato a ribadire che sulla vice presidenza “nulla è scontato”.  Poi, però, consapevole di andare incontro ad una sconfitta, ha ripiegato su Vietti. Marini entrerà lo stesso a palazzo dei Marescialli, ma solo per guidare il gruppo del centrodestra, composto da  cinque consiglieri su 26. Discorso analogo nel Pd dove il via libera a Vietti è arrivato quando si è capito che era impossibile ottenere un nome più a sinistra.

Risolto il nodo della vice presidenza rimangono da assegnare gli altri posti. Il Pd ha in ballo una rosa nutrita di nomi. Si va dai politici Guido Caldi e Pietro Carotti agli avvocati Luca Petrucci e  Glauco Giostra. Il centrodestra punta sulla leghista Mariella Ventura Sarno  e sugli altri quattro candidati: oltre a Marini, è certo il deputato finiano e avvocato Nino Lo Presti. Spazio anche per il professor Vincenzo Scordamaglia, docente di diritto penale a Roma e per l’avvocato salernitano Antonio Marotta.

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