Cts al governo: ferma folla e viaggi. Ci va di mezzo la scuola: superiori non riaprono il 7 gennaio

Cts, Comitato Tecnico Scientifico ha passato la palla al governo. Ma gli ha detto dove tirare. Deve fermare folla e viaggi e bloccare il moltiplicatore delle Feste. Il come e il quanto e il quando lo decida il governo. Chi ci va di mezzo per prima? Come sempre la scuola che forse non riapre neanche il 7 gennaio.

Folla, spostamenti e contatti

Cts rileva l’indiscutibile: troppa folla troppe volte in troppi luoghi, troppo per non portare contagio. E spostamenti e contatti che si moltiplicano nel periodo delle festività di fine d’anno. Poiché il virus cammina con le gambe degli umani, spostamenti e contatti vanno sottratti al moltiplicatore.

Moltiplicatore Natale

Natale e le festività sono un moltiplicatore di contatti e quindi di contagi. Dipende da cosa moltiplichi per il Natale. Attualmente si tratta di moltiplicare 15 mila (i contagi di ieri) per il fattore festività. Al massimo ci potremmo permettere di moltiplicare per il fattore Natale cinquemila, cinquemila contagi al giorno. Siamo tre volte sopra la soglia con cui potremmo azzardare una fine d’anno prudente ma senza divieti e blocchi. 

Altrimenti la via è quella indicata da voce dal portafoglio fuggita di Presidente Confindustria Macerata: liberi e aperti, qualcuno morirà, pazienza. Dipende però da chi è quel qualcuno. Qualcuno estraneo che non si conosce? Pazienza. Qualcuno vecchio e malandato? Pazienza. A meno che che il vecchio e malandato non sia il “tuo” vecchio e malandato. Insomma se quel qualcuno non è uno di famiglia, un amico o un conoscente, pazienza. Basta accettare la Lotteria del Qualcuno, magari capita a te, magari no.

Nel dubbio, scuola chiusa

Da marzo 2020 l’Italia è il paese al mondo che ha tenuto per più tempo chiuse le scuole superiori. E sembra non voglia, non possa, non sappia riaprirle neanche il prossimo 7 gennaio. Eppure non è dentro le scuole che ci si contagia. Andare e tornare da scuola genera spostamenti e contatti che alimentano contagio. Come gli spostamenti per andare e tornare da bar, ristoranti, palestre, teatri, negozi e qualunque altro luogo si tenta di tenere aperto.

Per tutto si tenta di tenere aperto, malgrado gli spostamenti che l’apertura comporta e induce. Per la scuola no. Evidentemente si considera e calcola che non ne valga la pena. Eì la misura che applica a se stesso un paese, anzi una collettività, letteralmente ignorante del danno economico, sì economico per non dire altro, di due anni scolastici amputati, monchi, zoppi, finti.

Gestione cookie