“Curva Montecitorio” e “Arena Senato”, 60 anni di risse in Parlamento

Pubblicato il 7 Luglio 2010 - 18:53 OLTRE 6 MESI FA

Una rissa di qualche anno fa

Francesco Barbato, portato oggi in ospedale in ambulanza, aggiunge il proprio nome all’elenco di parlamentari coinvolti in risse nelle aule parlamentari. Sono storia gli scontri nella prima legislatura, quando si trattava di decidere su argomenti cruciali, come l’adesione alla Nato o la legge elettorale. Ma anche negli ultimi decenni le Camere sono state teatro di scontri fisici. Ecco una breve cronologia riscostruita dall’agenzia Ansa

18 marzo 1949 – La Camera vota l’adesione dell’Italia alla Nato. Quando la presidenza proclama l’esito favorevole del voto, il comunista Giuliano Pajetta si lancia ”a catapulta” (si legge nel resoconto) contro un collega, dando inizio ad una rissa che vede anche un cassetto volare nell’emiciclo.

29 marzo 1953 – Al Senato e’ in discussione la legge elettorale che assegna un premio di maggioranza alla coalizione che abbia il 50 per cento dei voti. Le opposizioni cercano di bloccare quella che chiamano la ”legge truffa”. Volano cassetti e banchi divelti contro la presidenza, il ministro Randolfo Pacciardi rimane ferito.

4 dicembre 1981 – E’ guerra fra radicali e comunisti alla Camera durante la discussione della legge sullo scioglimento delle associazioni segrete. I radicali contestano l’allontamento dalla tribuna stampa di un vignettista, e criticano la presidente Nilde Iotti. Scoppia una rissa fra il gruppo comunista ed i deputati radicali Alessandro Tessari e Roberto Cicciomessere ,che cade a terra mentre si avvicina al banco del governo.

16 marzo 1993 – In piena Tangentopoli, l’intervento alla Camera del presidente del consiglio, Giuliano Amato, e’ disturbato da intemperanze di leghisti e missini. Il leghista Luca Leoni Orsenigo agita un cappio verso i banchi del governo, e provoca una rissa generale, fermata solo da uno schieramento massiccio di commessi.

21 settembre 1994 – Deputati di An cercano di aggredire il verde Mauro Paissan, che li ha accusati di essere ”i nuovi tangentari e tangentisti”. Francesco Voccoli, del Prc, fa da scudo a Paissan, quando un pugno lo mette fuori combattimento.

2 agosto 1996 – Lite a destra sul finanziamento ai partiti. Il Polo accusa la Lega di essere scesa a patti col centro sinistra. I leghisti scavalcano i banchi per reagire all’affronto. Vittorio Sgarbi si trova con gli occhiali rotti.

29 aprile 1998 – Domenico Gramazio, di An, parla alla Camera per accusare la Juventus dopo un rigore non concesso. Nella foga se la prende con Massimo Mauro, dei Ds, con un passato di calciatore nella Juve, e si arriva alle mani.

31 luglio 2004 – Renzo Lusetti, della Margherita, in infermeria; e’ il risultato di una rissa scoppiata fra leghisti e socialisti, ed estesasi ad altri settori. All’origine ci sono le battute di Ugo Intini, contro la Lega che fa ostruzionismo contro un prestito ponte all’Alitalia.

15 novembre 2007 – La finanziaria e’ stata appena approvata, quando un senatore di Forza Italia, che resta non identificato, cerca di prendere a testate un esponente della maggioranza.

24 gennaio 2008 – Sputi e insulti di Tommaso Barbato al Senato contro Nuccio Cusumano, che si sente male e sviene. L’Udeur ha deciso di votare contro il governo Prodi, ma Cusumano ha annunciato il voto a favore.

1 ottobre 2008 – Solo il pronto intervento dei commessi della Camera evita il peggio ad Antonio Borghesi, dell’Idv. Il deputato ha accusato il possente leghista Matteo Brigandi’ di aver ”passato del tempo nelle patrie galere”. Brigandi’ viene fermato solo ad un paio di metri dal collega.

10 febbraio 2010 – Volano pugni a Montecitorio fra Fabio Rainieri della Lega, e Fabio Evangelisti, dell’Italia dei valori, che aveva paragonati i deputati leghisti a delle ”scimmie”.