Parte da Piacenza il ‘pellegrinaggio verso le regioni rosse liberate’, organizzato dalla Lega nord. Quattro segretari nazionali (Angelo Alessandri-Emilia, Gianluca Pini-Romagna, Luca Paolini-Marche e Umbria, Claudio Morganti-Toscana), alcuni parlamentari e diversi amministratori di regioni, province e comuni del centro nord Italia hanno partecipato alla manifestazione organizzata dal deputato piacentino Massimo Polledri, in piazzale delle Crociate.
“Qui nel 1095 venne indetta la prima Crociata – ha spiegato – e da qui partiremo noi, nuovi pellegrini per la libertà, percorrendo le stesse strade, per unire e non per dividere” .
“E’ un’azione simbolica – ha aggiunto il segretario del Carroccio in Marche ed Umbria, Luca Paolini – un momento in cui idealmente vogliamo portare il programma federalista nelle regioni rosse liberate, dove sempre più cittadini stanno premiando con i loro voti la Lega Nord ed il suo nuovo modello di organizzazione dello Stato”.
Il pomeriggio leghista (con alcuni milianti vestiti da crociati) si è aperto con la deposizione di una corona d’alloro dal punto in cui partirono le Crociate. E’ seguita una messa nella vicina basilica di Santa Maria di Campagna e quindi un convegno su “La forza delle identità contro le ideologie, la nuova coscienza dei territori liberati”.
“La sinistra ci ha sempre sottovalutati, prendendoci come dei parvenu. Ma la loro arroganza non li premia. Per il sorpasso manca poco”. Così il segretario emiliano e presidente federale della Lega Angelo Alessandri, presentando la manifestazione mercoledì a Roma, aveva ricordato la crescente affermazione del Carroccio tra l’ elettorato tradizionalmente di sinistra, anche nelle regioni rosse. Per i leghisti il confine psicologico del Po è ormai superato, con risultati a due cifre alle ultime regionali in Emilia-Romagna, terra in cui le ambizioni del Carroccio stanno addirittura arrivando a Bologna, dove al massimo il prossimo anno si voterà per la carica di sindaco.