Dal 13 febbraio impiegati pubblici con il nome sul cartellino

L’impiegato pubblico dietro lo sportello d’ora in poi ci penserà due volte prima di essere svogliato e scortese con il cittadino al di là del vetro. Scatta da domani, infatti, l’obbligo per il personale a contatto con il pubblico di indossare un cartellino identificativo con il proprio nome e cognome. In alternativa si potrà esporre sulla scrivania una targa con il nominativo.

Lo prevede la riforma “antifannulloni” del ministro Renato Brunetta in vigore da metà novembre. Il provvedimento, infatti, fa decorrere l’obbligo di esposizione del cartellino dopo novanta giorni dall’entrata in vigore della stessa riforma. Se la norma non sarà rispettata il dirigente responsabile dell’ufficio potrà essere sanzionato con la decurtazione dello stipendio.

La riforma esclude dall’obbligo del cartellino identificativo alcune categorie, per il tipo di compiti loro attribuiti, che saranno individuate da ogni amministrazione. L’esclusione sarà contenuta in uno o più decreti del presidente del Consiglio o del ministro della Pubblica amministrazione su proposta del ministro competente. Per le amministrazioni non statali sarà necessario il via libera della Conferenza Stato-Regioni e della Conferenza Stato-città ed autonomie locali. In vista della decorrenza di domani dell’obbligo, il ministero richiamerà le amministrazioni alla sua osservanza e ad indicare le categorie che andranno escluse.

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