D’Alema terrore flop: Grasso spinge Leu sotto il 3%, nemmeno i magistrati lo votano

Pietro Grasso (foto Ansa)
Pietro Grasso (foto Ansa)

ROMA – Il trend costantemente in calo di Leu fa preoccupare Massimo D’Alema. Liberi e uguali, formazione politica nata dalla scissione del PD, era data in una forbice tra il 4 e il 5%, poi cresciuta fino al 7,3% nel giorno del debutto del presidente del Senato Pietro Grasso al teatro Atlantico dell’Eur di Roma. Quello che mette in agitazione oggi D’Alema è l’ultimo sondaggio Emg che non solo frantuma i sogni di doppia cifra, ma vede Leu in calo di ben due punti percentuali.

Il trend in calo viene imputato al fallimento mediatico di Grasso . In tv il presidente del Senato colleziona gaffe su gaffe: l’ultima, riguarda i numeri sulle mamme che abbandonano il lavoro. Numeri sbagliati che hanno subito scatenato l’ironia del web. Come può infervorare le piazza se non buca nemmeno il video? E se non buca lo schermo, figuriamoci se riesce a infiammare la piazza. Grasso non sfonda a sinistra, quella sinistra radicata che non si riconosce nell’ex magistrato, come invece accade per le due formazioni politiche di sinistra, come Potere al Popolo e il Partito comunista di Marco Rizzo.

Neppure i suoi un tempo “colleghi” hanno deciso di seguirlo: il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha dato picche al presidente del Senato, annunciando l’endorsement per la lista di Potere al popolo. Ma anche Ingroia e Di Pietro si sono smarcati. Tra Massimo D’Alema e la seconda carica dello Stato la scintilla non è mai scattata, ed ora più che mai D’Alema sente di dover scendere in campo per scongiurare l’ipotesi peggiore. Quella in cui Leu non raggiunga nemmeno la soglia del 3 %, impedendo di fatto l’elezione in Parlamento di una decina di esponenti del vecchio Pci.

La prima mossa D’Alema l’ha fatta ieri a Barindisi dove ha indossato i panni di leader di Leu: «I cittadini siano consapevoli che con questa legge nessuno avrà la maggioranza. Che il voto utile è quello che manda in Parlamento persone autorevoli, in grado di difendere gli interessi dei cittadini. Se non ci sarà una maggioranza parlamentare, il capo dello Stato deve prendere l’iniziativa di proporre una personalità al di sopra degli schieramenti e di chiedere a tutti i partiti un atto di responsabilità».

Ora tocca ai contenitori tv, dove D’Alema vuole tornare e farlo in modo massiccio, con l’obiettivo di attaccare Renzi a testa bassa. Grasso nel ruolo di anti-segretario PD non ha funzionato e Leu non può permettersi di perdere altro terreno. Ma a Grasso il ruolo di “bocciato” non va proprio giù e cerca di tornare in gioco sventolando lo spettro del fascismo. «Non è un problema di agilità politica. È di dire con forza no al fascismo, no al razzismo, no a tutte quelle manifestazioni per le quali si crea un clima di tensione e di odio». D’Alema cerca di non sparire sul nascere il partito appena fondato, Grasso gioca con la Boldrini, cantando “Bella Ciao” e urlando la paura del ritorno del fantasma di Mussolini. Credibilità dove sei finita.

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