Santanchè scatenata contro Parenzo: “E’ molliccio, non ha nulla di duro”

Pubblicato il 15 Dicembre 2011 - 15:36 OLTRE 6 MESI FA

Daniela Santanché (Lapresse)

MILANO – Una Daniela Santanchè scatenata è quella che hanno potuto apprezzare gli ascoltatori di Radio 24. Ospite de La Zanzara l’ex sottosegretario del governo Berlusconi ha intrapreso un gustoso duello con uno dei conduttori, il giornalista David Parenzo. Fino alla migliore sortita della serata: “Basta Parenzo la smetta di fare quello cha fa il duro e puro!! Lei non è né duro, da nessun punto di vista, né puro. Lei ce l’ha molliccio…l’avambraccio”.

Lo spunto per il duello è arrivato dal caso Minzolini. “Che Minzolini non sia più in Rai mi dispiace molto perché a differenza della sinistra che difende sempre i ‘propri’ noi non siamo capaci a difendere i nostri”, dice la Santanchè- Al che Parenzo subito la interrompe: “Perché, scusi, è uno ‘vostro’? Ma è un giornalista non è uno ‘vostro'”. La Santanchè: ” Ma scusi Parenzo, lei dove vive su Marte? La smetta. Sto dicendo che la nostra parte politica non l’ha difeso abbastanza”.

Parenzo: “Ma che c’è da difendere? Ma se ha usato le carte di credito?” E scoppia la lite: “Ma Santanchè cosa dice? Minzolini è un giornalista, non esistono ‘nostri’ e ‘vostri’ “. Daniela sbotta: “Basta Parenzo ma lei pensa che siamo nel Paese delle Meraviglie? Ma la smetta di fare quello cha fa il duro e puro!! Lei non è né duro, da nessun punto di vista, né puro”. Parenzo la interrompe: “Chiedo scusa signora Santanchè ma… come fa lei a sapere che io non ho nulla di duro?” La Santanchè: “Ma dai Parenzo la vedo… lei è molliccio. Poi guardi i suoi avambracci, son mollicci”. “Va bhè lasciamo stare – replica Parenzo – fatto sta che su Minzolini non c’era nulla da difendere”. “Ma vada a dormire Parenzo! Ma lei per stare qua in Radio cosa crede, che ha vinto un concorso?? Ma non diciamo cazzate!Lei ha vinto la lotteria senza comprare il biglietto…io almeno il biglietto l’ho comprato. Lei è come Alice nel paese delle meraviglie. E’ molliccio”, rincara la Santanchè.