Dario Franceschini: “Governo dura. Renzi ha ragione: mai più larghe intese”

Enrico Franceschini: "Governo dura, Renzi ha ragione: mai più larghe intese"
Dario Franceschini (Foto Lapresse)

ROMA – ”Il governo dura, c’è il tempo per fare le riforme come ci ha chiesto il presidente della Repubblica. Matteo Renzi nel suo intervento ha spazzato via tutti i sospetti su cosa vuole fare”: Dario Franceschini, ministro dei Rapporti con il Parlamento e renziano, se ne è detto convinto. Per lui c’è il tempo per lavorare fino al 2014, poi si andrà quindi a votare nel 2015.

Franceschini si dice “d’accordo con Renzi sul fatto che sicuramente non ci dovranno essere mai più larghe intese”. Intervenendo a SkyTg24, intervistato da Maria Latella, il ministro dei Rapporti con il Parlamento sottolinea come, “dall’interno, io abbia la consapevolezza che questa sia un’esperienza transitoria. E’ un governo di servizio che lavora senza cercare applausi e che non è un laboratorio politico per il futuro. Alle prossime elezioni il  confronto sarà tra progressisti e conservatori e decideranno gli elettori”.

Alla domanda se, secondo lui, Angelino Alfano resterà in Forza Italia, Franceschini ha risposto: “Le vicende di questi giorni dimostrano che il centrodestra è a un bivio: ovvero se il vuoto lasciato dal dopo-Berlusconi sarà colmato da una nuova forza anomala populista o da una forza europea che faccia riferimento al Ppe”.

“Difficile fare previsioni” su cosa accadrà per il dopo Berlusconi e su chi sarà il suo successore. Ma se Marina e Alfano sono i due nomi da scegliere bisogna capire “se il loro modello è una destra europea che fa riferimento al Ppe, allora è più facile che sia Alfano; se invece la scelta sarà quella di proseguire con un berlusconismo senza correzioni, credo naturale la candidatura di Marina”.

Con Renzi verranno azzerati degli incarichi? ”Penso ci sarà un ricambio dei gruppi dirigenti in parte già avvenuto in modo fisiologico, non traumatico, l’importante è che chi è chiamato a guidare il partito abbia il sostegno di tutti, non commettere più gli errori del passato”.

”Sono troppi i leader indeboliti nel nostro campo, basta errori del passato, chi è chiamato a guidare il partito abbia il sostengo di tutti. Nel nostro campo si sono alternate tante persone, ma non si può sostituire un leader con un altro che poi viene indebolito da quello che lo ha eletto…”. Nomi? ”E’ capitato un po’ a tutti, Occhetto, Prodi, D’Alema… fino al sottoscritto e a Bersani: questi errori non bisogna più commetterli. Anche la competizione alle primarie deve finire il giorno dopo”.

“Se ci sono cose che non funzionano nel tesseramento, ci sono organi interni appositi che verificheranno”, ha assicruato Franceschini rispondendo a Maria Latella, sottolineando che comunque le iscrizioni, gli iscritti, servono: “spero che siano tante le persone che chiedono il cambiamento e credono in Renzi” e che “prima di votare alle primarie si iscrivano al partito per concretizzare il cambiamento in modo diretto”.

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