David Borrelli molla M5s Europa: anche qui questione di soldi?

David Borrelli (foto Ansa)
David Borrelli (foto Ansa)

ROMA – David Borrelli, il numero tre dell’associazione Rousseau, il braccio destro di Davide Casaleggio, ha lasciato il gruppo degli europarlamentari e contemporaneamente ha abbandonato per sempre il M5S ufficialmente per “motivi di salute”. Borrelli non aveva detto niente a nessuno. Ha scritto un post su Facebook, ha spento il telefono e poi si è reso irrintracciabile. Il dubbio resta: perché Borrelli ha lasciato proprio ora? C’entra qualcosa lo scandalo rimborsopoli che sta travolgendo il Movimento 5 Stelle dopo il servizio delle Iene? Il dubbio che anche nel gruppo europeo dei 5 stelle sia una questione di soldi è insinuato da La Stampa.

Per Ilaria Lombardo della Stampa sarebbe proprio questo il motivo:

(…) Il programma Mediaset è sulle tracce di Borrelli. Qualcosa non tornerebbe del totale dei versamenti che il gruppo dei grillini europei ha dichiarato di aver versato nel fondo per la microimprenditorialità del Mise: 606 mila euro. Era un impegno preso volontariamente. Gli europarlamentari infatti sono esentati dalla regola che impone ai 5 Stelle il taglio dello stipendio. Di loro iniziativa avevano deciso di devolvere la quota fissa di mille euro per le piccole e medie imprese, un settore che Borrelli ha avuto sempre a cuore. Ma in quella cifra ci sarebbe un buco. Le Iene stanno cercando Borrelli per chiedergli una spiegazione.

Ma il quotidiano piemontese sostiene anche di aver ricevuto una chiamata anonima:

(…) Pubblicata la notizia del suo addio, La Stampa è stata contattata da una fonte che ha chiesto l’anonimato. Si tratta di un suo ex collaboratore veneto. «Andate a vedere le due case che possiede, a Bruxelles e a Strasburgo. Poi chiedetegli delle ristrutturazioni della sede della sua società, la Trevigroup, in via Castagnole a Treviso». Nella casa a Bruxelles ha anche il suo ufficio e vive con la compagna Maria Angela Riva, da cui aspetta un bambino. Fu per lei che Borrelli finì nella bufera, a ottobre: si scoprì che, per averla con sé, la fidanzata era stata assunta da un’altra europarlamentare grillina, Isabella Adinolfi. E sarebbe stato sempre questo il motivo di recenti screzi con Casaleggio.

Borrelli è anche, spiega Ilaria Lombardo, membro del pensatoio di Confapri, l’associazione delle piccole imprese fondata dal futuro assessore di Roma Max Colomban e da Arturo Artom, due nomi chiave nel mondo imprenditoriale della galassia dei Casaleggio.

Due anni dopo l’ex collaboratore del M5S Caris Vanghetti dimostra, intrecciando i dati, che molti soldi del fondo per la microimpresa finiscono alle aziende associate della Confapri. Una vera e propria lobby grillina. Nel frattempo Borrelli diventa europarlamentare e la sua società raddoppia il fatturato.

L’articolo della Stampa si conclude con altre dichiarazioni di questa fonte anonima:

«Grazie alla rete Confapri, le aziende comprano da lui i software gestionali». La vita privata di Borrelli spesso si intreccia alla sua attività politica. «L’ufficio di rappresentanza da europarlamentare in Italia, pagato con i soldi dell’Ue, è la casa dell’ex fidanzata fatta declassare da uso abitativo a commerciale» spiega la fonte. Paga anche una collaboratrice a Treviso: Valentina Gerosa, moglie del candidato sindaco del M5S, Domenico Losappio. «Se dovete cercarlo – suggerisce la fonte – andate in Argentina. Anni fa ci ha lavorato e ci torna spesso da europarlamentare».

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