Intercettazioni, fiducia sul ddl? Discussione in Senato il 31 maggio

intercettazioniIl disegno di legge sulle intercettazioni sarà discusso dall’Aula del Senato il 31 maggio. Non è escluso che sul provvedimento il governo decida di apporre la mozione di fiducia.

Il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, ha detto questa eventuale decisione “dipenderà dall’opposizione, da quanti emendamenti ci saranno e se verrà fatto ostruzionismo”.

La presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro è convinta che il governo ricorrerà alla fiducia: “Lo abbiamo chiesto al ministro Vito che non lo ha escluso”.

La Commissione Giustizia ha dato il via libera al testo nella notte tra il 24 e il 25 maggio. Dopo una “maratona” durata circa 6 ore è arrivato l’ok al testo che, per ora, impedisce ai cronisti di pubblicare ogni atto di indagine e rende più complessa la procedura per autorizzare le intercettazioni.

Al momento dell’approvazione, gli esponenti dell’opposizione hanno annunciato che daranno battaglia in Aula, perché non soddisfatti delle modifiche (annunciate nei giorni scorsi dalla maggioranza) apportate al ddl. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha comunque assicurato che il testo subirà ulteriori modifiche. Ipotesi che sembra confermata dalle parole del presidente della commissione, Filippo Berselli: “Al testo verranno apportati in Aula ulteriori emendamenti migliorativi”.

Nell’ultima discussione in commissione aono stati approvati solo due emendamenti dell’opposizione: uno di Luigi Li Gotti (Idv) e un altro di Felice Casson (Pd). Il primo prevede l’intercettabilità anche del reato di stalking, il secondo stabilisce un’azione disciplinare per il pm che non opera da subito una selezione tra gli atti processuali da considerare estranei alle indagini o relativi a fatti personali di terze persone e quelli, invece, inerenti al processo.

Gestione cookie