Ddl Sicurezza, leggi razziali e Costituzione. Franceschini ha toccato un nervo scoperto

Dario Franceschini, segretario del Pdl, deve avere toccato un nervo scoperto, a giudicare dalle reazioni che si sono scatenate da parte dei politici della maggioranza dopo le sue dichiarazioni. Franceschini aveva detto che il ddl sulla sicurezza segna il ritorno alle leggi razziali del fascismo.

 

Il segretario del Pd, Dario Franceschini, aveva avuto occasione di  tornare a criticare aspramente le norme contenute nel Ddl sicurezza, in esame alla Camera, intervenendo a un convegno sul G8 e le misure per fronteggiare la crisi mondiale.

Franceschini ha detto: “Il reato di immigrazione clandestina e’ contro la Costituzione che e’ vero che parla di cittadini, ma parla anche di diritti inviolabili della persona”.

Il leader del Pd ha  poi replicato alle critiche della maggioranza nei confronti dell’allarme lanciato circa il rischio della reintroduzione di leggi razziali: “Ho visto che ci sono state reazioni alle mie parole, ma ho detto una cosa che mi sembra abbastanza scontata anche se dura. Non vorrei che settanta anni dopo, piu’ o meno incosapevolmente, si torni alle leggi razziali. Di fronte a questo, non si puo’ far finta di non vedere”.

In generale, Franceschini critica la scelta del governo di porre la fiducia su “norme che portano indietro l’orologio del tempo” e pongono l’Italia in una posizione arretrata rispetto al resto d’Europa. Poco importa, osserva Franceschini che siano state eliminate le cosiddette norme sui medici e presidi spia perche’ “la loro eliminazione non risolve il problema in quanto il reato di clandestinita’ impone ai pubblici ufficiali di denunciare”. 

 

Segue una selezione delle dichiarazioni di esponenti della maggioranza, riportate dall’agenzia di stampa Agi.

FFWEBMAGAZINE, GIOCA CON PAGINE NERE STORIA
Ffwebmagazine, la rivista online della fondazione FareFuturo presieduta da Gianfranco Fini: “Il richiamo al razzismo dissimula il vuoto politico”, si legge sul sito, “quella di Franceschini e’ un’uscita indubbiamente a effetto ma che suona davvero stonata rispetto al dibattito in corso e, anche e soprattutto, alla tragicita’ della storia italiana”. Nulla di grave, si spiega, se il riferimento di Franceschini non giocasse con leggerezza con una delle pagine piu’ nere della storia d’Italia. Gettare nell’agone politico quella legge non ha nemmeno la dignita’ di un colpo basso”. Dunque, “consigliamo a Franceschini la lettura attenta del ‘Manifesto della Razza”. Il segratrio del Pd “legga quelle parole infami” e poi “dica se hanno veramente qualcosa a che fare con la legge che la Camera sta per approvare dopo discussioni aspre e sotto gli occhi di tutti”.

 

CICCHITTO, FRANCESCHINI GIOCA CON LA STORIA 
 Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del PdL:  “Franceschini continua irresponsabilmente a giocare con le parole e con la storia. Nel migliore dei casi saremmo dei nazisti e dei razzisti inconsapevoli. Ma in che mondo vive Franceschini? non si rende conto che il problema di conciliare l’accoglienza agli immigrati in regola con le leggi e di bloccare l’immigrazione clandestina riguarda tutti i paesi europei (sia attento l’ononorevole Franceschini a come esso e’ affrontato da Zapatero in Spagna) ed e’ sentito sulla propria pelle in primo luogo dai settori piu’ poveri e piu’ esposti della nostra societa’, che, non a caso, da qualche tempo a questa parte hanno una reazione di rigetto per la sinistra?”. (

 

NIREINSTEIN (PDL), SCANDALOSA EVOCAZIONE LEGGI RAZZA 
 “Le leggi razziali non sono una metafora buona per tutte le occasioni. Non si puo’ definire fascista una posizione politica solo per esprimere la propria contrarieta’ ne’ si puo’ definire razzista una legge solo perche’ non la si condivide”, dice Fiamma Nirenstein (Pdl), vicepresidente della commissione Esteri della Camera, che aggiunge: ” L’evocazione di Franceschini e’ quindi scandalosa, perche’ nessuna delle norme contenute nel pacchetto sicurezza rimanda alle leggi razziali, che portarono, anche in Italia, prima alla discriminazione, poi alla segregazione e quindi allo sterminio degli ebrei. Nel pacchetto sicurezza vi sono misure che prendono a modello anche altri paesi europei. Inoltre la maggioranza e’ stata capace di riconoscere gli aspetti piu’ controversi della legge e di correggerli per garantire la tutela dei diritti dei minori e dei malati stranieri, anche se clandestini. Io stessa mi espressi a suo tempo contro l’inserimento della norma relativa al rapporto fra medico e malato clandestino. Lo straniero deve rimanere per noi italiani sempre un ospite di riguardo, com’e’ giusto che sia in qualsiasi societa’ civile e democratica; ma allo stesso tempo i problemi posti da una immigrazione di sempre piu’ larghe proporzioni devono essere affrontati senza pregiudizi ideologici onnicomprensivi e banalizzanti e senza ricadere in paragoni del tutto fuori luogo”.

 

LUPI, SIAMO ALLA GARA A CHI LE SPARA PIU’ GROSSE
(“Ormai stiamo assistendo alla gara tra chi le spara piu’ grosse. Mentre il partito di Di Pietro chiede a Berlusconi di venire in Aula a dare chiarimenti su presunte vicende personali create ad arte dalla sinistra, Franceschini, a proposito del delicato provvedimento sulla sicurezza, evoca addirittura il ritorno a leggi razziali dimostrando di non conoscere la storia. Insomma siamo alla farsa”. E’ Maurizio Lupi, vicepresidente Pdl della Camera, ad aggiungere che “evidentemente il segretario del Pd, sempre piu’ disperato e alla ricerca di qualche consenso in piu’, si appiglia ad ogni argomento pur di cercare di screditare l’azione del governo del Pdl con argomentazioni assurde ed infondate. Un gioco pero’ che i cittadini ormai hanno scoperto”. 

 

 

COTA, FRANCESCHINI COSI’ CONTINUA A PERDERE
“Uno che fa una considerazione come quella sulle leggi razziali e’ completamente fuori dalla realta’. E’ una brutta cosa per chi vuol essere un leader politico, ma se continua cosi’ continuera’ a perdere voti”. Questo il commento del capogruppo della Lega alla Camera, Roberto Cota.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie