Debora Serracchiani si consola col toy boy: “Per la politica ho sacrificato tutto”

Debora Serracchiani si consola col toy boy: "Per la politica ho sacrificato tutto"
Debora Serracchiani si consola col toy boy: “Per la politica ho sacrificato tutto”

TRIESTE – Dopo la separazione dal marito, Riccardo Chiappa, Debora Serracchiani si consola con un toy boy. E’ la stessa governatrice del Friuli a confessarlo in un’intervista a Vanity Fair. “Ma solo di qualche anno più giovane”, assicura. Per la prima volta, dallo scorso dicembre, quando scoppiò a piangere nell’aula del Consiglio regionale affermando di aver “sacrificato le cose a cui teneva di più” per il suo incarico, Serracchiani esce allo scoperto. Quelle lacrime erano versate sulla fine del suo matrimonio: “Un giorno, dopo 24 anni insieme, mi ha comunicato che se ne andava, che non mi amava più e che si era innamorato di un’altra. Non è stato facile per me, ero sconvolta, anche perché non avevo avuto da lui alcun segnale di crisi, o forse ero io troppo assorbita per accorgermene”.

Intervistata da Sara Faillaci, nel numero in edicola oggi, mercoledì 24 maggio, la governatrice del Friuli dà la colpa alla politica, che non è un mestiere per donne: 

“La nostra società non è preparata culturalmente e logisticamente ad accogliere un forte impegno fuori casa della donna. Non c’è riunione politica che sia fissata prima delle otto e mezzo di sera, perché prima gli uomini sono impegnati; peccato che sia anche l’orario in cui una donna che ha famiglia avrebbe altro da fare […] Le donne, in quanto soggetti più deboli e minoranza, diventano capri espiatori nei periodi di maggiore crisi sociale, culturale, etica, come l’attuale”.

Ora però ha voltato pagina e un altro uomo le ha fatto tornare il sorriso. Chi sarà?

“Più giovane, ma solo di qualche anno. Appassionato di politica, non impegnato direttamente. Dopo una vita insieme alla stessa persona, sto affrontando un’esperienza di coppia nuova e alla mia età lo si fa con una consapevolezza e intensità che sicuramente a vent’anni non avevo”.

Non ha “mai sentito la maternità come una necessità”. Ma oggi afferma che per un figlio, magari col misterioso toy boy, “potrebbe lasciare anche la politica

 

 

 

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