ROMA – Lo scorso 26 novembre, quando in tempi record è volata da Trieste a Roma, ospite sul volo di Stato del presidente del Consiglio Enrico Letta, per partecipare ad una puntata di Ballarò, Debora Serracchiani non sapeva di essere cronometrata. A tenere il conto dei suoi spostamenti un consigliere regionale M5s: Christian Sergo che ha presentato pure un’interrogazione sul misterioso viaggio.
Ne è nato un caso al pari di quello montato sul volo di stato di Laura Boldrini del suo compagno per partecipare ai funerali di Nelson Mandela in Sudafrica. Con tanto di titolone sul quotidiano Libero: “La Serracchiani a Ballarò a scrocco sull’aereo di Stato“. Ma a ben guardare la faccenda suona alquanto pretestuosa.
Alle 17 di quel maledetto martedì la Serracchiani si trovava ancora a Triste con Enrico Letta e Vladimir Putin, impegnata per il vertice Italia-Russia. Alle 21 in punto compariva diretta dagli studi Rai di Roma, di fronte alle telecamere di Ballarò.
Una quasi ubiquità che ha insospettito il consigliere grillino, Christian Sergo che subito ha presentato un’interrogazione nella quale oltre a chiedere conto di quegli spostamenti lampo aveva osservato come Serracchiani avesse partecipato a Ballarò non come presidente del Friuli-Venezia Giulia, bensì come esponente del Pd:
“Durante la trasmissione televisiva è sempre stata qualificata come rappresentante del Partito democratico e mai come presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e di conseguenza mai nella trasmissione si è parlato della Regione che essa presiede”,
Di più, Sergo si è messo a incrociare orari e voli possibili per raggiungere Roma in tempo utile, suggerendo che un qualche intervento straordinario ci dovesse essere stato. Oltre a ricordare come il giorno successivo la presidente alle 11.00 fosse tornata già a Gorizia. In programma c’era l’inaugurazione della A34 Villesse-Gorizia, al quale era riuscita ad essere presente partendo da Roma con il volo delle 9.15.
Serracchiani però non si nasconde e ammette di aver viaggiato sull’aereo blu del premier: “Tutto rientra nella prassi – si è smarcata – Ho seguito quanto previsto di consueto nel Cerimoniale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. All’andata sono stata ospite del presidente Letta, con il quale ho proseguito i colloqui iniziati a Trieste”. E si domanda: “Che male c’è? Sono soltanto accuse per delegittimare il mio lavoro”.
E in effetti non si capisce dove sia lo sperpero di denaro pubblico, dal momento che quel volo era comunque in programma per il premier. Un “passaggio”, durante il quale per giunta, i due hanno lavorato (“a bordo sono proseguiti i colloqui”) non è poi questo dramma.
Ma secondo i grillini prima e il quotidiano Libero poi, la Serracchiani non ha attenuanti, così come non le avrebbe avute Laura Boldrini, dove in realtà la questione era ben diversa, con la terza carica dello Stato ospite del volo di Stato per partecipare alla cerimonia di commemorazione di Mandela. Più scandalosa semmai la presenza a bordo del suo compagno.
Il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro ha così accusato la Serracchiani di “viaggiare a scrocco” e di pesare sulle tasche degli italiani:
Il volo di Stato di Letta è stato utilizzato dalla governatrice per farsi gli affari propri quasi fosse un taxi gratuito; o meglio pagato da altri (ovviamente noi). La governatrice infatti era presente a Ballarò come rappresentante del Pd e non come presidente della Regione Friuli. Durante la serata, da Floris si è parlato soprattutto delle primarie del Pd che sarebbero poi arrivate l’8 dicembre con la vittoria di Renzi. Debora era a Ballarò proprio per dare voce all’anima renziana del Nazareno.
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