Decadenza Berlusconi? 16 senatori Pdl e 8 M5s per governo Letta bis

Decadenza Berlusconi? 16 senatori Pdl e 8 M5s per governo Letta bis
Il grafico del Corriere della Sera

ROMA – Il Pdl fa cadere il governo Letta? La nuova maggioranza potrebbe nascere grazie a 16 senatori del Pdl e otto del Movimento 5 Stelle. Lo scenario è prefigurato da Tommaso Labate sul Corriere della Sera.

L’indicazione dell’eventuale Letta bis è arrivata anche ad Arcore: “Almeno 16 senatori del Pdl e 8 del Movimento Cinquestelle uscirebbero dai rispettivi gruppi per sostenere un governo che allontani definitivamente lo spettro delle elezioni anticipate”.

Se questi senatori si unissero ai 137 senatori del blocco Pd-Scelta Civica e ai quattro ex grillini ora nel Gruppo Misto (Paola De Pin, Adele Gambaro, Fabiola Antinori, Marino Mastrangeli) la nuova maggioranza sarebbe cosa fatta. A loro, tra l’altro, scrive Labate, si aggiungerebbero i quattro senatori a vita nominati la settimana scorsa dal presidente Giorgio Napolitano (Elena Cattaneo, Renzo Piano, Claudio Abbado, Carlo Rubbia).  

I transfughi del partito di Silvio Berlusconi sarebbero “la valanga siciliana”, cioè la “pattuglia” di senatori con il seggio a rischio di cui, secondo quanto scrive Labate, farebbero parte Bruno Mancuso, Salvatore Torrisi, Pippo Pagano, Marcello Gualdani, Giuseppe Ruvolo e Francesco Scoma.

A loro si aggiungono i senatori del Pdl campano tra cui Ciro Falanga, Antonio Milo e Pietro Langella, oltre a Domenico Scilipoti e Paolo Naccarato, eletto con la Lega e ora in Gal (“Grandi autonomie e libertà”). Proprio in Gal quasi tutti, tranne l’ex ministro Giulio Tremonti, sarebbero pronti ad appoggiare un Letta bis.

Dal Movimento 5 Stelle arriverebbero i voti di almeno sei senatori pronti a seguire Alberto Orellana e Lorenzo Battista verso una nuova maggioranza.

A quel punto, però, anche con una nuova maggioranza, difficilmente Enrico Letta si presterebbe a formare un nuovo governo. A quel punto, scrive Labate, si potrebbe andare ad un esecutivo di scopo, magari guidato dal presidente del Senato Pietro Grasso, che vari la legge di Stabilità e la riforma elettorale. Questo a meno che Berlusconi non abbia in serbo un nuovo colpo di scena.

 

 

 

 

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie