Decreto Salvini, ok maggioranza per cancellarli Decreto Salvini, ok maggioranza per cancellarli

Decreti Salvini, ok Pd-M5S sulla bozza Lamorgese: via le multe milionarie alle Ong. Gli altri punti

Via le multe milionarie alle navi ong ma trasformazione dell’illecito da amministrativo in penale, primo punto della riforma del dl Sicurezza.

Quello redatto con Matteo Salvini ministro dell’Interno, per intenderci. Sul provvedimento che cancellerà buona parte delle misure contenute nei Decreti Salvini c’è l’ok della maggioranza.

Bozza Lamorgese cancella decreti Salvini, ok Pd-M5S 

L’obbligo a sinistra di offrire finalmente il famoso segnale di discontinuità con il precedente governo doveva conciliare la necessità per M5S di non perdere la faccia avendo quei decreti votato solo un anno fa.

L’accordo sulla bozza presentata dal ministro Luciana Lamorgese prevede inoltre l’allargamento delle maglie che consentono di arrivare alla protezione umanitaria.

Quindi la revisione del sistema di accoglienza Siproimi e la possibilità per i richiedenti asilo di iscriversi all’anagrafe comunale.

Ripristino sistema Sprar anche per chi chiede asilo

Nel testo vengono ampliati i permessi speciali (che ampliano il concetto di protezione umanitaria) a chi rischia di subire “trattamenti inumani e degradanti” nel proprio Paese, a chi necessita di cure mediche, a chi proviene da Paesi in cui sono avvenute “gravi calamità”.

Si dimezzano i tempi di trattenimento nei Cpr (da 180 a 90 giorni).

Si riorganizza il sistema di accoglienza secondo due livelli: uno di prima assistenza l’altro anche con l’integrazione. 

Le strutture saranno ridotte nelle dimensioni con la gestione che passa dai prefetti ai Comuni. E ospiteranno anche i richiedenti asilo: in pratica ripristinando il sistema Sprar.

La riforma introduce la convertibilità di diverse tipologie permessi di soggiorno in permessi per motivi di lavoro; si interviene sulla ‘tenuità del fatto’ riguardo le ipotesi di violenze a pubblico ufficiale.

Multe alle Ong, via l’automatismo, decide il giudice

Si torna a prima della stretta di Salvini: vengono eliminate le multe amministrative alle navi Ong attualmente in vigore (fino a un milione di euro) nei confronti dell’armatore.

Per il salvataggio in mare le nuove regole prevedono che non scatti nessun divieto se la nave comunica l’operazione sia al Centro di coordinamento competente sia al proprio Stato di bandiera.

In caso contrario scatta il reato di violazione del codice di navigazione al momento dell’ingresso nelle acque territoriali.

Per capirci, la comandante Carola Rackete, protagonista della clamorosa forzatura del blocco navale con la Sea Watch, rischierebbe domani fino 2 anni di carcere e una sanzione pecuniaria di 516 euro. 

Per l’armatore una multa compresa fra 10 e 50mila euro. (fonte Ansa)

 

 

 

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