ROMA – Una seduta fiume quella della Camera dei deputati dopo il voto di fiducia al decreto del Fare. La seduta iniziata la mattina del 24 luglio, è proseguita nella notte per discutere i 251 ordini del giorno, maggior parte dei quali presentati dall’opposizione di Movimento 5 stelle, Sel e Lega Nord. Solo poco dopo le 8 del mattino per i deputati arriva una “pausa tecnica“, prima della ripresa dei lavori prevista per le 9,30.
La seduta nella notte è andata avanti e l’ostruzionismo di M5s non si è mai interrotto, con i deputati 5 stelle che si sono alternati al microfoni per non spegnere la propria protesta.
Intorno alle 4 del mattino del 25 luglio, il governo ha reso, con il sottosegretario Claudio De Vincenti, il parere sui 251 ordini del giorno, su cui da allora sono in corso le dichiarazioni di voto.
La presidente Laura Boldrini aveva annunciato che per le 9 del mattino sarebbe arrivato il voto, ma poi alle 8, dopo quasi 24 ore alla Camera, è stata indetta una “pausa tecnica” fino alle 9.30. Il vicepresidente Luigi Di Maio ha comunicato la sospensione dei lavori e dalla ripresa della seduta si tornerà alle dichiarazioni di voto sugli Odg al decreto.