Decreto del Fare, Senato sopprime il taglio del 25% degli stipendi dei manager

Decreto del Fare, Senato sopprime il taglio del 25% degli stipendi dei manager
Senato sopprime il taglio del 25% degli stipendi dei manager

ROMA – Soppresso dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali del Senato, a larga maggioranza, l’articolo 12 bis del decreto del Fare che conteneva modifiche alle norme sui tetti agli stipendi dei manager pubblici introdotte dal decreto ‘Salva-Italia’ del governo Monti.

Con il Salva-Italia si stabiliva che il compenso dei manager delle società non quotate direttamente o indirettamente controllate dalle pubbliche amministrazioni non potesse superare il trattamento economico del primo presidente della Corte di Cassazione. L’intervento della Camera aveva previsto che il tetto non si applicasse alle società che svolgono servizi di interesse generale, anche di rilevanza economica.

Il governo, al Senato, aveva presentato a sua volta un emendamento che introduceva un sistema ‘differenziato’ per le società non quotate e che prevedeva anche un taglio del 25% dei compensi dei manager delle società pubbliche quotate, sul quale però non si era trovato un accordo con le forze politiche. Con la soppressione delle modifiche introdotte alla Camera si torna quindi alle norme del Salva-Italia.

Il ministro Dario Franceschini interpellato dall’Ansa a proposito dello stop arrivato dal Senato ha assicurato che  “il governo non può rinunciare al taglio del 25% agli stipendi dei manager delle società pubbliche quotate e non quotate che emettono titoli”.

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