Decreto PA: 730 direttamente a casa per dipendenti pubblici e pensionati

Marianna Madia
Marianna Madia

ROMA – Nel pacchetto varato dal Consiglio dei Ministri per la riforma della Pubblica Amministrazione anche una serie di norme per la semplificazione.

“Dal primo giorno che ho messo piede nell’amministrazione pubblica ho sempre creduto che è nostro dovere essere al servizio dei cittadini. Purtroppo la gente ha spesso una percezione sbagliata del ruolo degli esattori. Ecco perché dobbiamo impegnarci a rendere più semplice il modo di pagare le tasse. Questa, secondo me, è la missione dell’Agenzia”.

Lo afferma alla Stampa, il nuovo direttore dell’ Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi.

“Ai giovani – aggiunge Orlandi – ho detto più volte, che le tasse devono essere sinonimo di solidarietà ed eguaglianza”. “Questo Paese ha bisogno di normalità, non di malcostume. Bisogna riportare la legalità al centro dei rapporti. E l’Agenzie delle Entrate deve lavorare in questa direzione, applicando le leggi frutto di scelte politiche. Pagare le tasse è un dovere dei cittadini, ricevere in cambio un servizio efficiente dall’amministrazione pubblica è un loro diritto”.

730 DIRETTAMENTE A CASA

La dichiarazione precompilata dovrebbe inizialmente diventare operativa per dipendenti pubblici e pensionati, ovvero circa 18 milioni su 41 milioni di contribuenti (15 milioni di pensionati e 3 milioni di dipendenti pubblici). La seconda tappa dell’operazione mirerà invece a coinvolgere tutti i lavoratori dipendenti, portando la dichiarazione precompilata a essere disponibile a più di 3 contribuenti su 4.

VIA RESPONSABILITA’ ‘SOLIDALE’ APPALTATORE
– Fino ad oggi è previsto che l’appaltatore principale sia responsabile in solido in caso di mancati versamenti da parte del subappaltatore delle trattenute sui salari dei dipendenti,dei contributi previdenziali e dei contributi assicurativi obbligatori per gli infortuni sul lavoro. Le norme al riguardo vengono soppresse.

STOP VISTO CONFORMITA’ RIMBORSI IVA 

Per i rimborsi sopra i 10.000 euro non ce ne sarà più bisogno. La norma originale prevedeva l’obbligo di ottenere da un Caf imprese un pre-controllo formale sulla documentazione prima di poter ottenere il via libera al rimborso.

DICHIARAZIONE SUCCESSIONE SOPRA 75.000 EURO

Sale il tetto sotto il quale i contribuenti non devono presentare la dichiarazione di successione, nel caso in cui eredi siano il coniuge e i parenti in linea retta. L’importo, prima fissato in 50 milioni di lire (circa 25.800 euro), passa ora a 75.000 euro. Semplificazioni anche la documentazione: ora possibile una dichiarazione sostitutiva di atto notorio

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