M5S ne perde cinque. De Falco, Nugnes, Mantero, Fattori e La Mura escono dall’aula per non votare il dl Sicurezza

Decreto sicurezza, il sì del Senato. De Falco (nella foto Ansa), Nugnes e Fattori (M5S) escono dall'aula per non votarlo
Decreto sicurezza, il sì del Senato. De Falco (nella foto Ansa), Nugnes e Fattori (M5S) escono dall’aula per non votarlo

ROMA – Non c’erano i voti di 5 M5S (tra cui i tre dissidenti annunciati) nel via libera del Senato al decreto Sicurezza, passato con 163 Sì, 59 no e 19 astenuti. I presenti sono stati 288, i votanti 241. Il decreto, che è stato approvato con il voto di fiducia, ora passa al vaglio della Camera.

Scontata l’approvazione c’era attesa per il comportamento che i senatori grillini dissidenti avrebbero tenuto in aula: Gregorio De Falco, Paola Nugnes, Elena Fattori cui si sono aggiunti Mantero e La Mura, hanno confermato la loro contrarietà al provvedimento durante le dichiarazioni di voto ed uscendo dall’aula per rimarcare l’impossibilità di votare un a legge opposta a politiche e cultura M5S.

Il Pd ha votato contro, inscenando anche una protesta in sala stampa perché la richiesta di fiducia sul provvedimento non avrebbe avuto, come da regolamento, il sigillo del consiglio dei ministri. I  senatori dem inalberavano magliette e cartelli con la scritta “Decreto Salvini, più clandestini”. Forza Italia non ha partecipato al voto sebbene non contraria in linea di principio: bagarre quando Maurizio Gasparri ha chiuso il suo intervento dichiarando “sì alla sicurezza, no al governo”. 

#DecretoSalvini, giornata storica!”, ha esultato invece su twitter il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

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