Def, via libera. Gentiloni: "Manovra non sarà depressiva" Def, via libera. Gentiloni: "Manovra non sarà depressiva"

Def, via libera. Gentiloni: “Manovra non sarà depressiva”

Def, via libera. Gentiloni: "Manovra non sarà depressiva"
Def, via libera. Gentiloni: “Manovra non sarà depressiva” (Foto Ansa)

ROMA – Via libera alla nota di aggiornamento del Def, il Documento di economia e finanza. “Il quadro è positivo, abbiamo numeri di crescita più alti e più stabili”, ha detto il presidente del consiglio, Paolo Gentiloni. 

“I risultati economici “che sono stati resi possibili dalle riforme varate dal governo Renzi e che noi abbiamo proseguito ci hanno consentito una discussione con l’Ue che ha portato margini favorevoli di finanza pubblica e che ci porterà a proporre al Parlamento una legge di bilancio non depressiva, che non sarà un freno alla tendenza positiva dell’economia”, ha proseguito il premier.  “Sappiamo che il lavoro deve continuare sia sul lato controllo della spesa pubblica che per le riforme. Non è il momento di sperperare o di buttare alle ortiche gli impegni profusi in questi anni ma dobbiamo prendere atto che il percorso ha dato i suoi frutti”.

Il premier è intervenuto anche sul tema della previdenza e, in particolare, sull’ipotesi di uno stop all’aumento dell’età pensionabile: “Dei margini per discutere ci sono sempre certamente ma non per fare un’operazione generalizzata”. Sull’eventualità che ci possa essere uno stop per qualche categoria, il presidente del Consiglio ha detto: ” Questo lo valuteremo”.

Ottimista anche il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan: “La crescita del Pil del 2017 è confermata all’1,5% e 1,%5 è quella che secondo noi va confermata per il ’18 e il ’19”, ha detto il ministro, aggiungendo: “Qualcuno potrà dire che è una previsione troppo ottimistica , ma credo che sia pienamente giustificata dalle politiche che metteremo in atto. Un discreto grado di ottimismo è giustificato”.

Il pareggio di bilancio sarà conseguito nel 2020, slittando di un anno rispetto a quanto previsto ad aprile. Prima “il sentiero” del calo del deficit era “1,2%, 0,2% e 0 – ha spiegato il ministro -. Adesso il sentiero è 1,6%, 0,9% e 0,2% che tecnicamente” consente “il sostanziale” pareggio.

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