Delbono: nuove accuse di truffa per tre vacanze a Capri

Cade invece l’accusa di abuso d’ufficio per i permessi ferie firmati a Cinzia Cracchi
Flavio Delbono

Spuntano anche vacanze di una settimana fatte a Capri per tre anni di fila, dal 2005 al 2007, nel cosiddetto Cinziagate, che ha portato alle dimissioni del sindaco di Bologna Flavio Delbono.

Ad essere nel mirino del Pm Morena Plazzi – che ha inviato all’ex primo cittadino un nuovo avviso a comparire con i capi di imputazione aggiornati – ci sono solo i viaggi, un anno in aereo, le altre due volte in treno, per arrivare a Capri fatti da Delbono quando era vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, insieme alla sua allora compagna e segretaria Cinzia Cracchi.

La coppia saldò a spese proprie l’albergo e i ristoranti, come vennero pagati nello stesso modo i viaggi da Bologna a Capri di Cinzia. Il problema, dal punto di vista giudiziario, nasce dai trasferimenti di Delbono, che si fece rimborsare i viaggi (e anche alcuni giorni di diaria) giustificando con incontri con amministratori locali. Secondo la Procura di quegli incontri non c’é traccia.

Il viaggio in aereo venne pagato con la carta di credito regionale, questo ha fatto ipotizzare l’accusa di peculato. Le altre due volte, quando viaggiò in treno, ci fu il rimborso, che ha fatto scattare l’accusa di truffa aggravata. Nell’avviso a comparire (che fissava il nuovo interrogatorio in settimana, ma probabilmente slitterà alla prossima) si ipotizza, oltre alla truffa e al peculato, il 377 bis del Codice penale, cioé l’induzione a rilasciare dichiarazioni mendaci o non farle fare nei confronti di un’altra persona, per le pressioni che sarebbero state esercitate su Cinzia Cracchi, anche con incontri, prima del primo interrogatorio di gennaio dell’ex compagna.

«Non so su quale base – ha commentato l’avv. Paolo Trombetti, che difende Delbono – il contenuto di quegli incontri possa far pensare ad un reato». Intanto cade l’abuso di ufficio. Nel vecchio capo di imputazione si parlava di «provvedimenti autorizzativi alla fruizione di congedi ordinari» emessi da Delbono quale dirigente della cosiddetta ‘struttura speciale’ e cioé la segreteria del vicepresidente, che avrebbero permesso a Cinzia Cracchi di compiere i viaggi in Italia e all’estero in compagnia dello stesso Delbono. Le indagini hanno però appurato che quello di rilasciare i permessi anche a Cinzia, che era sua segretaria, rientrava tra i compiti di Delbono, in base alla normativa della Regione.

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