Delega fiscale: scompaiono le “tasse verdi”

Pubblicato il 4 Ottobre 2012 - 18:17 OLTRE 6 MESI FA
Lapresse

ROMA – Dal disegno di legge di delega fiscale scompaiono le “tasse verdi”. Con un emendamento la Commissione Finanze della Camera ha soppresso tutto l’articolo 15 che prevedeva una riforma del Fisco con “finalità ambientale”.

L’articolo 15 prevedeva che il governo fosse delegato “ad introdurre nuove forme di fiscalità, finalizzate a preservare e a garantire l’equilibrio ambientale e a rivedere la disciplina delle accise sui prodotti energetici in funzione del contenuto di carboni”.

Il resto è rinviato a domani, venerdì 5 ottobre: saranno discusse e votate questioni importanti come l’abuso di diritto, la riscossione dei tributi locali, le sanzioni.

Atteso un emendamento del Pd per quanto riguarda il fondo per tagliare le tasse (i famosi “tesoretti” che ogni tanto emergono sui titoli dei giornali), che era previsto già nella manovra estiva nel 2011: sarà alimentato con i maggiori proventi della lotta all’evasione ma va specificato meglio il procedimento. Vanno specificati meglio anche i beneficiari dell’eventuale taglio delle tasse: si parla genericamente di “lavoro” e “imprese”. In ogni caso, il fondo non sarà operativo prima del 2014: questione rinviata alla prossima legislatura e – se Monti non fa bis – anche al prossimo governo.

Fra gli altri punti già votati e in discussione c’è il Fisco “progressivo”, ovvero legare le tasse sulla casa alle capacità di reddito, modulandole con un sistema di detrazioni.

Già approvato un emendamento del Pd che vincola la riforma del catasto all’invarianza di gettito anche per l’Imu.

Scrive l’Ansa:

Arrivano anche, sempre con emendamenti approvati dalla Commissione, nuove indicazioni per tenere conto della particolarità degli immobili storici e per poter chiedere la rettifica delle rendite in autotutela, con obbligo di risposta da parte dell’amministrazione entro 60 giorni dalla presentazione dell’istanza.

Ok anche ad una proposta del Pd che tiene ferme le detrazioni legate ai redditi di lavoro o pensione nel futuro lavoro di sfoltimento delle “tax expenditure”.

Via libera dalla Commissione Finanze della Camera anche all’emendamento del relatore con il quale si riscrivono i principi generali, facendo riferimento allo Statuto dei diritti del contribuente, in particolare alla irretroattività delle norme.

Si stabilisce anche un coordinamento con la legge sul federalismo fiscale e c’è un riferimento agli “obiettivi di semplificazione e riduzione degli adempimenti e di adeguamento ai principi fondamentali dell’ordinamento” della Ue. Sul fronte della lotta all’evasione, entrano invece nella Commissione che dovrà “misurare” il sommerso (con un emendamento della Lega approvato in Commissione) anche le associazioni di categoria, gli ordini professionali e le organizzazioni sindacali.

Il giorno stabilito per la discussione del disegno di legge alla Camera è il 9 ottobre.