Dell’Utri: “E’ Spatuzza a lavorare per la mafia. Mangano è un eroe”

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Marcello Dell'Utri

Marcello Dell’Utri risponde alle accuse del pentito Gaspare Spatuzza, che ha deposto al tribunale di Torino e ha detto che il senatore del Pdl e Silvio Berlusconi erano in contatto con la mafia: «Spatuzza è un pentito della mafia, non dell’antimafia», ha detto Dell’Utri. Poi ha aggiunto: «La deposizione di Spatuzza non ha costituito per me alcuna sorpresa. Mi aspettavo esattamente questo. Non ha detto nulla di più o di meno di quello che aveva già riferito ai pm».

«La mafia – afferma il senatore durante una pausa del processo – ha interesse a buttare giù un governo che lotta contro i clan. Sono dati oggettivi, c’è stato il massimo dei latitanti catturati, il massimo dei beni sequestrati, il massimo delle pene severe contro i condannati per mafia. Spatuzza è un pentito della mafia, non dell’antimafia. Ma io sono sereno».

«L’unica cosa che è incredibile e assurda – ha affermato Dell’Utri – è che mi sento come a teatro dove c’è un protagonista “povero Marcello” ma non sono io, è un altro. Di fronte a queste accuse una persona normale o impazzisce o si spara. Io non sono normale, e non mi sparo».

Poi Dell’Utri nega di aver intrattenuto rapporti con alcuni “pezzi da novanta” di Cosa Nostra. «I Graviano non li conosco. Provenzano? Stiamo scherzando. Io conoscevo Vittorio Mangano, punto e basta».

Secondo Dell’Utri «Mangano è stato eroico» perché nonostante «fosse ammalato di cancro, più volte in carcere si è sentito chiedere “dica qualcosa contro Berlusconi e Dell’Utri e la facciamo uscire”» ma non ha mai accusato i due esponenti del Pdl. Volete che una persona del genere non la consideri eroica?».

Il senatore del Pdl nega di avere ricevuto messaggi mafiosi: «Ma quali messaggi? Le dichiarazioni di Ciancimino mi fanno ridere…». E poi: «La mafia ha votato per noi? Che ne so, può essere; d’altronde in passato aveva votato anche per Orlando. Purtroppo non gli hanno ancora tolto il diritto di voto. Fino a quando qualcuno non gli impedisce di votare, ciò che fanno non è controllabile».

Infine Dell’Utri nega di aver mai proposto la cancellazione del reato di concorso esterno in associazione mafiosa: «Ho suggerito di regolarizzarlo perché lasciato così è devastante. Se la norma resta così – ha aggiunto – può capitare che se qualcuno va al bar con un affiliato mafioso, solo per questo può passare dei guai».

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