Deputati: 47 casi di doppi incarichi incompatibili col mandato

Gli incarichi non si possono accumulare, lo scrive a chiare lettere l’articolo 122 della Costituzione. Eppure i Parlamentari italiani il “vizietto” di ricoprire cariche incompatibili con il loro mandato non riescono a perderlo.

Il Comitato per le incompatibilità della Giunta per le elezioni della Camera, infatti,  ha accertato, nei primi due anni di attività della legislatura corrente, 47 casi di doppi incarichi svolti da deputati, in contrasto con il mandato parlamentare. A renderlo noto è stato il presidente della Giunta, Maurizio Migliavacca.

La Giunta Plenaria, fino ad ora, ha esaminato 100 casi: 47 sono risultati incompatibili mentre solo 18 si sono state giudicate compatibili. In altri 35 casi, invece, la Giunta ha preso atto delle dimissioni dei diretti interessati.

Tra le cariche incompatibili ben 42 consistevano in cariche regionali (consigliere regionale o assessore regionale) la cui incompatibilità è direttamente prevista dall’articolo 122, secondo comma, della Costituzione.

Il Comitato ha quindi vagliato la deroga all’incompatibilità dell’incarico parlamentare con quella di sindaco di città con oltre 20000 abitanti, accogliendola come valida. Spiega Migliavacca: ««Dopo una approfondita ed articolata istruttoria è emerso l’orientamento maggioritario favorevole all’accertamento della compatibilità, secondo un indirizzo inaugurato dalla Giunta nella XIV legislatura e motivato con il fatto che nell’ordinamento italiano è assente un’esplicita norma di legge che preveda l’incompatibilità. Sulla questione la Giunta plenaria sarà chiamata a deliberare in una seduta che sarà convocata alla ripresa dei lavori parlamentari dopo la pausa natalizia».

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