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Alessandro Di Battista tra “Renzi cariatide” e il “voto di scambio” in Sicilia

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Alessandro Di Battista in una foto Ansa

PALERMO – Alessandro Di Battista attacca Renzi (“E’ una cariatide politica”) ed evoca il “voto di scambio” nelle elezioni regionali siciliane che hanno visto la vittoria di Nello Musumeci, candidato del centrodestra: “Il 35% di Cancelleri per me vale moltissimo a livello nazionale, perché quel voto di scambio e quelle liste di impresentabili altrove non li avranno. Altro che sconfitta, abbiamo fatto il massimo”.

Per il parlamentare del M5S, intervistato dal Fatto Quotidiano, il voto siciliano “rappresenta la dimostrazione che abbiamo una possibilità, anche avendo contro tutto e tutti. Senza accozzaglie e senza impresentabili con i loro voti di scambio, il M5S è imbattibile”. Sul risultato elettorale “la mafia ha pesato. Le organizzazioni criminali, non solo in Sicilia, hanno ancora il potere di condizionare le elezioni”, afferma Di Battista.

In merito a quanto scritto da Matteo Renzi sulla e-news – “il M5S aveva preso alle Politiche del 2013 in Sicilia il 33%: era la loro Toscana. Ora hanno preso il 26%” – “non commento le dichiarazioni di un uomo che è costretto a guadagnare le uscite secondarie nelle stazioni per evitare le contestazioni. È una cariatide politica, non andrebbe neanche più nominato”, dichiara Di Battista. Sulle regionali nel Lazio, “noi abbiamo un codice etico, in base al quale una persona come Nicola Zingaretti, indagata per falsa testimonianza, non si potrebbe candidare a governatore”, chiosa Di Battista.

Nell’intervista l’esponente pentastellato torna ad attaccare la stampa: “il 90% dell’informazione è contro il M5S, perché sa che quando andremo al governo taglieremo i finanziamenti pubblici all’editoria e faremo pagare tasse giuste a Mediaset. Non me la prendo con i giornalisti, ma con gli editori come De Benedetti, Caltagirone e Berlusconi, che usano i media per i propri interessi. Non dovrebbe essere permesso, servirebbero editori puri”.

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