Alessandro Di Battista: “Tav non si deve fare. Baglioni? Fa benissimo”

Alessandro Di Battista: “Tav non si deve fare. Baglioni? Fa benissimo” (Foto Ansa)

ROMA – “Non mi candido alle europee, non farà il ministro e non farò l’anti-Salvini. Ma farò campagna elettorale. Il tav non si deve fare: si deve fare la ferrovia Catania-Palermo e anche un bel treno alta velocità Roma-Matera. Queste sono le urgenze”: a dirlo è Alessandro Di Battista, intervenuto venerdì sera ad “Accordi e disaccordi”, su La Nove.

“Non ho chiesto poltrone, non le voglio, ho un rapporto fraterno con Luigi” Di Maio, ha aggiunto, spiegando che il Paese ha una possibilità di cambiamento e “bisogna spingere l’acceleratore in modo deciso” e “io darò una mano al governo”.

E a chi sostiene che sia l’anti-Salvini risponde: “Antisalvini ma de che? A me non frega niente”. Per lui il futuro di M5s è chiaro: combattere i poteri forti, “in primis i Benetton”, De Benedetti, le banche. “Oggi – ha detto ad “Accordi e disaccordi” – c’è la possibilità di portare avanti battaglie grandi purché si abbia il coraggio”.

Per Di Battista, “è il momento di spingere l’acceleratore per il cambiamento”, “purché se ne abbia il coraggio”. Di Battista ha riferito che nei prossimi 4 mesi farà un tour in tutta Italia per incontrare gli attivisti e dara’ “l’anima”. Le battaglie sono quelle della modifica del codice di procedura civile per impedire che in caso di ipoteca la banca possa cacciare l’inquilino; il cambiamento della governance della Banca d’Italia; la divisione tra banche d’affari e commerciali e il congelamento degli emolumento dei banchieri.

“Prima di venire qua ho chieste queste garanzie le ho avute perché Luigi (Di Maio ndr) ci sta alla grande”. Il movimento – ha sostenuto – deve continuare a comportarsi con lo stesso ardore di quando era opposizione, perché andare al governo non è il fine: “Luigi l’ha capito”, ha aggiunto spiegando che il rapporto con il vicepremier si e’ “cementato in questi anni ancora di più” per essere un “rapporto straordinario”.

Quindi Di Battista ha detto di non aver incontrato il ministro dell’Interno e di avergli parlato un paio di volte al telefono su referendum costituzionale e di averlo incrociato in un dibattito. Poi ha difeso il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, “ministro bravissimo” e “brava persona”. 

Riguardo alla riforma della legittima difesa, fortemente voluta dalla Lega e fra poche settimane alla Camera dopo il via libera al Senato, Di Battista dice: “Per me la cosa migliore oggi da fare è tirar fuori denari per aumentare le assunzioni nelle forze dell’ordine e pagarle anche di più. E’ la prima cosa che farei”. Nel decreto, dice, ci sono delle “robe descritte come drammatiche e delle cose giuste”. E riguardo al decreto sicurezza e all’opposizione di molti sindaci: “I sindaci – ha osservato Di Battista – hanno una bella opportunità se vogliono opporsi: si dimettano, perché un pubblico ufficiale deve far rispettare le leggi”.

Infine, una battuta su Claudio Baglioni, finito al centro di una polemica per essersi  espresso, durante la conferenza stampa del Festival di Sanremo, in difesa dei 49 migranti fino a pochi giorni fa respinti da tutti. “Per me Baglioni fa benissimo ad esprimere tutte le opinioni che vuole, poi a me Baglioni è sempre piaciuto, fa bene”, ha detto il pentastellato. 

Gestione cookie