Luigi Di Maio (foto Ansa) Luigi Di Maio (foto Ansa)

Luigi Di Maio: “No al governo istituzionale. Padoan? Avvelena i pozzi”

Luigi Di Maio (foto Ansa)
Luigi Di Maio (foto Ansa)

ROMA – “Noi non contempliamo nessuna ipotesi di governo istituzionale e di governo di tutti, gli italiani hanno votato un candidato premier, un programma e una squadra”. Lo dice Luigi Di Maio rispondendo alle domande dei giornalisti della sala stampa estera. “Le presidenze delle Camere non riguardano la questione del governo, non devono essere legate a dinamiche di governo, ma sono figure di garanzia che riguardano il Parlamento”.

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Di Maio poi risponde a Padoan. “Nel presentare la situazione dell’Eurozona, lo stesso commissario Moscovici ha citato l’Italia come elemento di incertezza”, ha detto il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, al termine dell’Ecofin. “Tutti (all’Eurogruppo e all’Ecofin, ndr) mi hanno chiesto cosa succederà in Italia e gli ho detto ‘non lo so'”, ha risposto Padoan a chi gli chiedeva se i colleghi fossero preoccupati della situazione italiana post voto.

“Le nostre misure economiche – è la replica di Luigi Di Maio – saranno sempre ispirate alla stabilità del Paese: non vogliamo trascinare le dinamiche economiche nelle diatribe politiche. Credo che oggi Padoan sia stato molto irresponsabile a trascinare le questioni tra Italia e Bruxelles rispondendo ‘non so’ a proposito del futuro dell’Italia. E’ stata quasi una provocazione, come a dire che ‘ora che me vado all’opposizione avveleno i pozzi. Tutti siamo chiamati alle responsabilità”.

Un giornalista domanda: “Farà le trattative con le altre forze politiche partendo dal presupposto che lei farà il premier e i ministri sono quelli da voi indicati in campagna elettorale? “Non siamo disponibili a immaginare un governo diverso da quello espresso dalla volontà popolare con il 32 per cento dei voti”, risponde Di Maio. “Se si tornasse a votare cosa dicono i vostri sondaggi, continuate a crescere?”, domanda un altro. “Più vado in giro per il Paese – spiega il candidato premier M5s –  sempre più gente si convince che il M5s è l’unica speranza per portare il Paese fuori da baratro delle dinamiche del partito. Siamo inesorabilmente destinati a crescere. Alle forze politiche dico: fatevi avanti con i temi, e diteci cosa volete fare per gli italiani. Non per il vostro partito”.

Dall’Egitto non abbiam capito qual è la politica estera del vostro partito, iniziando da questione palestinese, i rapporti con Libia, Siria ed Egitto. “La linea non tende a isolare l’Italia, paese che ha solide relazioni internazionali con i propri alleati. Italia resterà nella Ue alleata con l’Occidente all’interno della Nato e lo sarà con l’ambizione di cambiare alcune cose che non funzionano”.

E ancora: “Non c’è da stravolgere la politica estera. Primo viaggi a Bruxelles per rappresentare le esigenze di un Paese che ha bisgno di difendre le proprie imprese che per il 95 per cento sono sotto i 15 dipendenti. L’Ue deve cominciare a tutelare il made in Italy,, credo nel dialogo ma nella presenza, noi come parlamento italiano abbiamo solo due funzionari e uno sta andando in pensione”.

“Grillo ha mandato anatemi contro l’Europa, cosa pensa lei della Ue?”È cambiato lo scenario europeo, i singoli Paesi hanno un peso specifico differente, penso alla Spagna che ha un governo di minoranza, penso al Portogallo, la Germania ha difficoltà nel formare un governo, la Francia ha fatto una rivoluzone politica. Sono cambiate tante cose, c’è un Paese che sta uscendo da ue con Brexit. Ci sono molti più margini di riflessione per un cambiamento all’inerno dell’unione monetaria europea”. Se tornate alle urne cambierete la legge elettoarle? “Sto facendo il possibile perchè questa sia la legislatura del cambiamento”.

“Non vogliamo avere a che fare nulla con i partiti estremisti europei”. Lo ha detto Luigi Di Maio, candidato premier M5s, alla stampa estera rispondendo sul rapporto che intende avere con il leader francese Macron e quella tedesca Merkel. “Io non ho nessun pregiudizio – ha spiegato – non vogliamo avere nulla a che fare con i partiti estremisti europei, anzi massimo dialogo con le forze di governo europee che hanno ispirato buone pratiche che abbiamo messo nel nostro programma, come la banca pubblica degli investimenti”.

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