Di Maio premier M5s? Beppe Grillo lo paragonava a Bassolino

Luigi Di Maio candidato premier? Ma Beppe Grillo diceva...
Luigi Di Maio (LaPresse)

ROMA – Luigi Di Maio gode di una fiducia molto alta nel Movimento 5 Stelle. Da mesi, oramai, il nome che circola per la prossima sfida a Matteo Renzi come premier è il suo. E con tutti i sondaggi di questi ultimi mesi che danno stabilmente M5s al ballottaggio con il Pd (sorprese dell’Italicum) qualche chance Di Maio ce l’ha davvero.

Eppure, per assurdo che possa sembrare, l’uomo tra tutti che sembra meno convinto della candidatura di Di Maio è proprio Beppe Grillo. Non si tratta di retroscena politico o di chiacchiere giornalistiche. Basta riavvolgere il nastro di un paio di mesi e tornare al 17 ottobre 2015. Il Movimento 5 Stelle era riunito all’autodromo di Imola. Un evento di quelli importanti, dal punto di vista politico e simbolico. Beppe Grillo quel 17 ottobre salì sul palco allestito ad Imola proprio per chiudere la kermesse. E nel suo intervento fiume parlò anche di Di Maio. Usando, a dire il vero, parole non propriamente dolcissime.

“Oggi è una macchina da guerra, ma quando lo abbiamo preso, in provincia di Napoli parlava come Bassolino. Io gli dicevo: Luigi come va? E lui: O nun me romp u cazz”.

Un modo forse scherzoso, di certo non elegante, per ricordare a Di Maio da dove viene e soprattutto a chi deve questa enorme opportunità politica. E a dire il vero anche una battuta non proprio carina dei confronti dei napoletani. Ma non basta. Sempre quel giorno Grillo spiegò alla folla che Di Maio non era certo il solo e l’unico candidabile dal Movimento. “Ce ne sono una decina bravi”. La domanda sorge spontanea: chi sarebbero? Grillo non lo dice. Forse bluffa. O forse quel Di Maio che gli ruba una parte della scena proprio giù non gli va.

 

Gestione cookie