ROMA – Luigi Di Maio dice che le tessere del reddito di cittadinanza le stamperà Poste Italiane.
“Da due settimane ho dato ordine al mio staff di lavorare con Poste per tutto, inclusa la stampa delle tessere”. Queste le parole del ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, dopo le polemiche degli ultimi giorni. Interpellata ieri, mercoledì 28 novembre, a Otto e mezzo su La7, la viceministra Laura Castelli, infatti, non aveva chiarito chi avrebbe stampato le tessere del reddito di cittadinanza.
Il caso tessere era scoppiato giovedì scorso, quando Di Maio ospite di Piazzapulita su La7 aveva annunciato: “Ho già dato mandato di stampare le prime cinque o sei milioni di tessere elettroniche”, aveva detto. “Avrete tutti i parametri a breve”.
Ma, come sottolinea il Corriere della Sera, restano i dubbi. Restano i dubbi perché prima di tutto la manovra ancora non è stata approvata. E poi per affidare un appalto a Poste, essendo una Spa, servirebbe organizzare una gara europea: “Per la stampa dei 5-6 milioni di tessere – spiega Claudio Bozza del Corriere della Sera – non può essere al momento assegnato alcun appalto o mandato per una questione molto semplice: la manovra, che tra le varie misure contiene appunto il reddito di cittadinanza, non è stata approvata. Inoltre, essendo Poste una Spa (partecipata solo in parte dallo Stato), per affidare un appalto (sicuramente superiore al milione di euro) occorre predisporre una gara europea, soggetta al monitoraggio dell’Anac, procedura prevista dal nuovo codice degli appalti varato, appunto, dall’Autorità nazionale anticorruzione guidata da Raffaele Cantone . Non è possibile, quindi, l’affidamento diretto”.