Di Pietro attacca Napolitano. Dal suo blog il leader dell’Idv critica l’operato del presidente della Repubblica sul ddl intercettazioni. Franceschini difende il Quirinale e l’opposizione si spacca

«Una piuma d’oca per difendere la Costituzione dall’assalto di un manipolo piuttosto numeroso di golpisti». Così Antonio Di Pietro critica dal suo blog l’operato del Presidente della Repubblica riguardo la legge sulle Intercettazioni. Si spacca quindi l’opposizione che ieri si era ritrovata unita nel chiedere al ministro della Giustizia Angelino Alfano di ritirare il provvedimento. Dario Franceschini, segretario del Partito Democratico, subito difende il Quirinale definendo le contestazioni del leader dell’Italia dei Valori “intollerabili” ed aggiungendo: «È intollerabile che il leader dell’Idv coinvolga nella polemica politica il presidente, che sta svolgendo con intelligenza la sua funzione di garante delle regole e degli equilibri istituzionali. Di questo l’intero paese deve essergli grato».

Sul blog di Di Pietro si legge: «Alfano ha fatto sapere che sì, il ddl è modificabile ma l’esecutivo va dritto per la sua strada, aprendo solo a quelche ritocco, vale a dire modifiche di facciata». Secondo l’ex magistrato, Napolitano «pur di evitare strappi istituzionali ha preferito convocare l’esecutivo prima di rifiutare la firma di una legge fatta su misura per delinquere in libertà».  La maggioranza risponde con le parole del capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto che bolla le frasi di Di Pietro come «una pericolosa deriva dell’avventurismo e dell’estremismo giustizialisti».

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