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Di Pietro e De Magistris amici? Non proprio

di Alessandro Avico |4 Novembre 2009 9:36

Antonio Di Pie­tro, il giorno dopo le nuove polemiche nel suo partito ripete una riuscita battuta ad effet­to “sull’amico di sempre” Luigi De Magistris: «Io e Luigi siamo fratelli siamesi, che lavorano per co­struire il partito insieme». Intanto però il leader dell’Italia dei Valori corre ai ripari: il 23 novembre è infatti convocato l’esecutivo nazionale dell’Idv ed i “due amici” di rivedranno.

Di Pietro non sembra comunque preoccuparsi di De Magistris che da magistrato in pochi mesi si è catapultato a candida­to leader dell’Idv al posto di “Tonino”. La tesoriera di Di Pietro, Silvana Mura ragiona così: «Luigi è giovane, il futuro an­che solo per motivi anagrafici sarà suo. C’è un tempo per ogni cosa, lui sarà un bravo pi­lota ma l’Idv è una buona mac­china: bisogna stare attenti a non rompere la macchina, al­trimenti anche il pilota si tro­va a terra».

Lo stesso De Magistris, prende le distanze dalle assemblee di autoconvocati di questi gior­ni che contestano Di Pietro: «La rivolta della base non mi riguarda. Io porto avanti dei valori», spiega ad Affaritalia­ni. Poi parla del “suo amico”: «Sia­mo in perfetta sintonia. O fac­ciamo bene o sbagliamo tut­t’e due. E questa è la linea del partito: una forte crescita, for­te apertura alla società civile, forte rinnovamento della clas­se dirigente, attenzione alla massa enorme di voto di opi­nione che ci ha aiutato alle Eu­ropee e continua a sostener­ci ». Sulla leadership: «Mi fa piacere il sondaggio su di me, ma non che ci siano guerre in­terne» .

Ma come reagisce Di Pietro alla vicenda? Ufficialmente non si scompone anche se dopo l’in­chiesta di “Micromega” sui ma­li del partito ha aperto un’in­chiesta informale per capire che cosa succede sul territo­rio. Ma la protesta si allarga e l’altro giorno ad accogliere il leader dell’Idv a Napoli c’era uno striscione: «Fuori i collu­si».

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