Di Pietro: “Elezioni sbocco naturale, larghe intese pura fantascienza”

ROMA, 9 NOV – ”Non basta dire gatto per averlo nel sacco. Se non vedo non credo”. E’ scettico sulle dimissioni di Silvio Berlusconi il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, che in una intervista a Repubblica spiega che secondo lui ”Berlusconi cerchera’ di tirare ancora un mese, un mese e mezzo” e ”Con queste sue dichiarazioni arrivera’ in Parlamento un’ondata di consenso falsificato di personaggi in cerca di autore che aspettavano la legge di stabilita’ come motivazione nobile per fare ripartire il mercato delle vacche, come il 14 dicembre, trattando e contrattando”.

Al presidente della Repubblica, comunque, ”non si puo’ rimproverare nulla, mica lo puo’ menare se non si vuole dimettere”. In ogni caso, per Di Pietro, ”le elezioni sono lo sbocco naturale, in una situazione in cui la maggioranza non ha il sostengo dei numeri e l’opposizione al governo si reggerebbe su qualche voto in piu’ o in meno di chi, durante la notte, sarebbe visitato dall’arcangelo Gabriele portatore di qualche ‘bustarella politica’: invertendo l’ordine degli Scilipoti – osserva ironico il leader dell’Idv – il risultato non cambia. Per questo ripeto che sono per andare a votare”.

Anche perche’ le ‘larghe intese’ sono ”fantascienza”: ”Pd e Pdl – e’ convinto Di Pietro – non staranno mai insieme”. L’altra soluzione, oltre al voto anticipato, sarebbe un allargamento della maggioranza, ”magari a guida Terzo Polo. Casini si e’ detto indisponibile, ma sono democristiani e con loro non si puo’ mai dire”.

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