Di Pietro: "Italiani rinunciano ai regali, così ripresa è impossibile"

ROMA – "E' bene parlarci molto chiaramente: la cura da cavallo del governo Monti non sta funzionando. E' stata varata una manovra fatta di molte lacrime e molto sangue, ma i mercati nemmeno se ne sono accorti". E' quanto scrive sul suo blog il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. "Il differenziale tra gli interessi dei nostri buoni del Tesoro e quelli tedeschi è tanto. Sta al di sopra dei 500 punti, e già quota 400 era giustamente considerata un disastro" aggiunge Di pietro.

"Il governo mette insieme ben poco a spese di chi stava per andare in pensione o di chi ha come unico bene una casa. Il tutto serve solo a pagare gli interessi sui buoni del Tesoro e tutto torna come prima e peggio di prima – aggiunge l'ex p.m. – alla fine della fiera l'unica differenza è che i cittadini e i lavoratori sono molto più poveri e che il costo della vita è più alto, senza che ci sia stato in cambio nessun vantaggio per i conti pubblici. Si prevedeva una crescita molto scarsa. Non ci sarà nemmeno quella. Siamo già in recessione e, dopo la mazzata inflitta alla gente comune con questa manovra, le cose peggioreranno ancora".

"Se molti milioni di italiani non hanno un euro in tasca, come faranno a rilanciare la crescita? -conclude di Pietro – Per le feste gli italiani hanno speso 400 milioni di euro in meno rispetto all'anno scorso, e gli effetti della manovra sulle loro tasche devono ancora iniziare a farsi sentire. Di fronte a questa situazione disastrosa sento dire che 'non c'è alternativa'. E' quello che diceva Berlusconi: non sto combinando niente, ma devo restare lo stesso perché non c'è alternativa. Tutti quelli che non se ne vogliono andare dicono sempre che dopo di loro c'è solo il diluvio. Invece l'alternativa c'è oggi come c'era un mese fa: elezioni politiche, possibilmente con una legge elettorale diversa, quanto prima. Le chiacchiere stanno a zero. Aspettiamo, quindi, fiduciosi la decisione della Consulta sui referendum elettorali, poi si vada al voto. Prima sui referendum e poi per scegliere un nuovo governo per il Paese, decidere una vera maggioranza e un vero programma di risanamento".

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