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Di Pietro: “Pd, oppositori della domenica”. Migliavacca: “Così fai danno”

di admin |17 Giugno 2010 19:21

Antonio di Pietro

“Non perdo un minuto a discutere la non opposizione del Pd, io lavoro ogni giorno all’opposizione dell’Idv”. Antonio Di Pietro, parlando a margine del suo incontro con i lavoratori dell’ex Eutelia che manifestano fuori Montecitorio, scatena l’ennesima polemica con il partito di Bersani che l’accusa, con Maurizio Migliavacca, di danneggiare l’opposizione e il paese per conquistare qualche decimale in più.

“Esiste – dice il leader dell’Idv – una sola opposizione, dalla manovra alle intercettazioni passando per la Fiat: come fa l’Idv si deve contrastare il governo con tutte le forze dentro e fuori al Parlamento e non si può, e non si deve, sedersi al tavolo del compromesso così come pilatescamente vorrebbe la maggioranza e una parte dell’opposizione, quella della domenica sera”.

Replica il coordinatore della segreteria Pd: “L’on. Di Pietro dovrebbe sapere che affermazioni come quelle che fa oggi sono, insieme, un danno per l’opposizione che lui dice di rappresentare e un favore fatto a Berlusconi. Capiamo che vedere crescere di qualche punto decimale il suo partito possa averlo convinto che un simile comportamento paga, ma gli ricordiamo sommessamente che con non è con l’8% che arriverà a governare il Paese”.

“Le parole di Bersani – aggiunge Migliavacca – sia sulla vicenda delle intercettazioni che sulla Fiat sono state chiare e nette e non danno adito ad alcuna interpretazione distorta. Rappresentano la posizione di un Partito che è la più grande forza dell’opposizione, sia per i consensi che raccoglie che per la sua capacità di rappresentare un’alternativa credibile alla destra e vanno, se non condivise, rispettate. Chiunque intenda lavorare per dare all’Italia un governo diverso dall’attuale non può prescindere da questo semplice dato di fatto”.

“L’on. Di Pietro – conclude l’esponente del Pd – farebbe bene a convincersene, se davvero a ha cuore il futuro del Paese e non solo, seppur legittimamente, qualche decimale in più da mettere in cassa per il suo partito”.

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