Di Pietro: 'Vietiamo il finanziamento privato ai partiti'

ROMA, 30 AGO – La corruzione dei partiti non e' finita, ma sono anzi diventati ''piu' sofisticati i metodi per realizzarla''. E' questa l'opinione di Antonio Di Pietro che in una conferenza stampa sulla manovra del governo ha chiesto la riduzione del 50% dei finanziamenti pubblici ai partiti e soprattutto l'introduzione del divieto dei finanziamenti privati.

''Oggi basta dichiarare – ha spiegato l'ex Pm – di aver ricevuto una certa somma da un industriale perche' tutto sia in regola. In realta' e' quasi sempre solo un modo per legalizzare un fatto illecito: non ho mai visto nella mia esperienza nella magistratura qualcuno che regala soldi ad un partito senza ottenere qualcosa in cambio. La tangente e' stata insomma 'ingegnerizzata'. Non ci sono piu' mazzette nascoste nei divani perche' oggi si chiamano consulenze, super fatturazioni, appalti e incarichi pilotati''.

Secondo il leader dell'Idv e' invalsa da anni un'altra pratica inaccettabile:''Le imprese guadagnano moltissimo soprattutto aprendo il contenzioso giudiziario con la pubblica amministrazione dopo aver vinto un appalto. Anche su questo aspetto – ha concluso – la politica deve fare chiarezza''.

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