Etere: toglieranno frequenze alle tv locali per darle alla telefonia. Vita: “Senza la gara il governo perde 2,4 miliardi”

Vincenzo Vita (Lapresse)

ROMA – Se alle reti locali saranno tolte altre frequenze sul digitale terrestre, il ministro Tremonti “dovrà fare a meno di 2 miliardi e 400 milioni di euro”. Il senatore del Pd Vincenzo Vita ha dato questa anticipazione a Blitz Quotidiano. Nei prossimi giorni, ha spiegato Vita, il Senato discuterà il decreto legge sul Fus: all’interno di questo provvedimento c’è l’articolo 4, che “di fatto dovrebbe mandare a casa una serie di emittenti locali per far posto alle frequenze della telefonia mobile”.

Di conseguenza, ha proseguito il senatore, se l’articolo passerà così com’è, “ci sarà una pioggia di ricorsi” che, quasi certamente, “bloccherà la gara per l’assegnazione delle frequenze alla telefonia”. Da questa gara, ha rivelato Vita, i tecnici del ministero dell’Economia stimavamo di ricavare 2 miliardi e 400 milioni di euro, ovvero “i soldi su cui si sarebbe basata la politica economica di Tremonti”. E se non passa, è la domanda retorica (ma nemmeno tanto) di Vita, “come farà il governo?”.

Tutto questo, ha affermato Vita, rientra nella “mancanza di programmazione della politica industriale da parte del governo”. E di questo, ha intimato, “deve rispondere Romani”. “Perché non c’è stato un tentativo di risollevare l’industria italiana dell’elettronica? Eppure il digitale è nato a Torino”.

Il motivo, secondo il senatore del Pd, è che “il digitale terrestre è stato sprecato”: “Era un’opportunità straordinaria, poteva essere un’occasione per cambiare non solo la televisione ma anche il linguaggio comunicativo”, invece “è stato usato un “aggettivo di televisione” che è servito solo “a far rientrare Rete 4 nei parametri imposti dall’Antitrust”.

Vita ritiene dunque che il digitale sia stato per la maggioranza solo “un espediente” per “fare gli interessi di Mediaset”. Proprio perché “le priorità erano altre”, Vita non si è meravigliato che ci siano stati così tanti problemi tecnici: “Uno dei misteri è lo switch off a spezzatino. Anziché fare programmazione, è stato preferito istituire un tavolo tecnico e poi delegare la questione ad accordi con le Regioni”. Negli Stati Uniti, ha ricordato il senatore, lo switch off è stato realizzato “in una sola notte. Obama aveva messo a disposizione degli americani squadre di volontari che andavano nelle case a sintonizzare i televisori”.

Invece in Italia, ha detto Vita, è mancata totalmente l’organizzazione, tanto che “non tutti i televisori reggono il digitale, perché il tubo catodico spesso non regge proprio la tecnica”.

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