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Dimissioni Carfagna, La Russa e Frattini d’accordo: “Il problema Cosentino esiste”

di Maria Elena Perrero |22 Novembre 2010 11:17

Il ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna

Il governo risponde alla minaccia di dimissioni del ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna. In due distinte interviste pubblicate oggi sul Corriere della Sera e su Repubblica, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, e quello degli Esteri, Franco Frattini, dicono la loro sul ciclone che si è scatenato sopo la foto scattata in parlamento da Alessandra Mussolini che ritraeva Carfagna e Italo Bocchino, ma che ha origini ben più lontane nella “guerra tra bande” in Campania sulla questione dei termovalorizzatori.

Ignazio La Russa: “Il problema Cosentino esiste”. ”L’ho chiamata e ci siamo chiariti. Le ho consigliato prudenza. E’ tutto fuorché poco intelligente, non credo soffierò sul fuoco”, ha detto il ministro della Difesa al quotidiano di via Solferino.  La Russa dice spiega di aver parlato con Mara Carfagna, e di essere pronto a impegnarsi sulla Campania ”personalmente”.

Su Nicola Cosentino La Russa ammette che esiste “un problema”. Quando Cosentino si dimise ”perché era stato indagato – sottolinea La Russa – c’era una sorta di accordo tacito che sarebbe uscito dal governo senza clamori ma sarebbe rimasto coordinatore regionale del Pdl”.

“Sono stato io a trovare una mediazione in Consiglio dei ministri sul termovalorizzatore di Salerno. Invece di affidare le competenze al sindaco De Luca del Pd, le abbiamo lasciate alla provincia di Cirielli sotto il coordinamento del governatore Caldoro. E ci siamo lasciati con Mara con baci e abbracci. Poi è successo quello che è successo con la Mussolini. E su questo la Carfagna ha ragione”.

Franco Frattini: “Sulla Campania Carfagna ha ragione”. Bisogna fare ”una seria riflessione sull’opportunità” che Nicola Cosentino ”possa essere rinominato coordinatore della Campania”. Lo dice, in una intervista a Repubblica, il ministro degli Esteri, Franco Frattini, secondo il quale in ogni caso ”per il momento può restare, ma non essere rinominato da un’assemblea che controlla”.

Anche se ”prendesse il 75% dei voti al congresso locale” per Frattini ci sarebbe da riflettere, alla luce anche ”della minaccia che avrebbero fatto alcuni deputati che fanno riferimento a Cosentino di non votare la Finanziaria se Berlusconi non avesse sposato la tesi del coordinatore”. Fatto ”gravissimo se fosse vero”.

“Ho letto poi, continua Frattini, che alcuni deputati che fanno riferimento a Cosentino avrebbero minacciato di non votare la Finanziaria se Berlusconi non avesse sposato la tesi del coordinatore. Se fosse vero sarebbe un gesto gravissimo. E’ chiaro che Berlusconi avrebbe ragioni da vendere a dire: ora prendiamo la fiducia, chiediamo a Mara di stringere i denti, poi ci occupiamo del rinnovamento del partito. In Campania e non solo”.

Vista la ”fase difficile” che sta vivendo il governo, forse Mara Carfagna avrebbe dovuto ”ragionare meglio sui tempi e stringere i denti”. Ma Frattini sottolinea di ”condividere la sua amarezza personale”. Anche perché ha denunciato la necessità di un cambiamento in Campania ”reclamato anche dal governatore Caldoro”. Ora, concude, ”mi auguro che Silvio Berlusconi trovi il modo di ascoltare il grido di dolore lanciato da Mara. Non può essere abbandonata a se stessa e la sua forte richiesta di rinnovamento in Campania, ribadita anche da Caldoro, deve trovare una riposta. Io lavorerò perché questa risposta ci sia”.

Maurizio Lupi: “Carfagna pone una questione importante”. “Mara Carfagna, che stimo moltissimo, pone una questione importante nella costruzione del futuro del Popolo della Libertà. Queste cose vanno discusse all’interno del partito, vanno confrontate. E’ il grande tema della classe dirigente e di come lavorare per mantenere il Pdl sempre più radicato e forte, legato ai suoi valori”. Così, ai microfoni di CNRmedia, il vice presidente della Camera, Maurizio Lupi, ha commentato l’intenzione del ministro di dimettersi il 15 dicembre dal governo e dal partito.

“Gli attacchi personali alla Carfagna sono sbagliati, ha aggiunto Lupi,  e non coerenti con la nostra idea di politica. Spero che l’incontro con Berlusconi possa fare in modo che ciascuno di noi, all’interno del PdL, possa dare un proprio contributo. Tutto quello che avviene fuori dal Pdl, ha concluso Lupi, è secondo me un errore”.

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