Dl salva-liste. Di Pietro contro Napolitano

Pubblicato il 6 Marzo 2010 - 16:13 OLTRE 6 MESI FA

Dopo l’approvazione del dl salva-liste l’ira di Di Pietro si concentra contro il capo dello Stato che ha firmato il decreto. «C’è la necessità di capire bene il ruolo di Napolitano in questa sporca faccenda onde valutare se non ci siano gli estremi per promuovere l’impeachment nei suoi confronti per aver violato il suo ruolo e le sue funzioni. Lo dico con tutto il rispetto per la sua funzione ma anche con il dovere che spetta ad una forza politica presente in Parlamento che deve salvaguardare la democrazia»: è quanto afferma, in una nota, il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro.

«Ieri sera – spiega Di Pietro – appena ho saputo che Napolitano aveva firmato la legge salva PdL, che permette a chi ha violato la legge di essere riammesso alla competizione elettorale, ho pensato tra me e me, come già è avvenuto per le altre leggi ad personam, che il Presidente della Repubblica si era comportato da Ponzio Pilato, lavandosene le mani. Poi, stamattina, dalla lettura dei giornali ho appreso che il Colle avrebbe partecipato attivamente alla stesura del testo. Se così fosse sarebbe correo visto che, invece di fare l’arbitro, avrebbe collaborato per cambiare le regole del gioco mentre la partita era aperta». «Da subito ci attiveremo – annuncia Di Pietro – per mobilitare i cittadini onesti con una grande manifestazione a difesa della Costituzione contro quest’ennesima legge ad personam».