Dl sicurezza bis, il ministro dell’Interno può bloccare le navi sentito il premier

ROMA – Il ministro dell’Interno, per motivi di ordine pubblico, può bloccare le navi di migranti in acque italiane “di concerto” con gli altri ministri competenti, ovvero quelli della Difesa e dei Trasporti, e “informandone il presidente del Consiglio dei ministri”: è questa una delle novità della nuova bozza del decreto sicurezza bis, che potrebbe arrivare giovedì in Consiglio dei ministri.

Nel testo circolato oggi si rafforza la collegialità della decisione sulle navi dei migranti: il Viminale non dovrà solo informare gli altri ministri ma agire “di concerto” con loro, sentito il premier.

Il Decreto Sicurezza bis conferma le sanzioni da 10mila a 50mila euro per tutte le navi che violano “il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque territoriali italiane”, oltre che il sequestro cautelare immediato e la confisca del mezzo. Nella versione precedente della bozza, giudicata incostituzionale dal Quirinale, il ministro dell’Interno Matteo Salvini inseriva nel decreto una multa da 3500 a 5500 euro “per ogni straniero trasportato” e la confisca della nave per chi reitera il reato oppure trasporta oltre 100 migranti. Norme che Salvini e i tecnici del Viminale hanno dovuto cambiare e che riguardano, riferisce l’Agi, i primi due articoli del decreto. (Fonte: Ansa)

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