Dove mettere le centrali nucleari? L’Italia non sa come è fatta: l’ultima mappa è di 30 anni fa

Dove mettere le centrali nucleari che l’Italia ha deciso di costruire? Bisogna deciderlo tra marzo 2010 e la fine del prossimo anno ma, ovviamente, per decidere dove, bisogna sapere come è fatto ed abitato il territorio nazionale. Incredibile ma vero: come è fatto e come è abitato il territorio italiano in Italia nessuno lo sa. L’ultima “carta” aggiornata, si fa per dire, con le informazioni utili relative all’installazione di impianti nucleari risale al settembre del 1979. Dopo di allora, nessuno studio, quindi nessuna mappa.

Trenta anni fa l’Italia era diversa, molto diversa. Una mappa della “geografia nucleare” deve consentire di collocare una centrale ad almeno dieci chilometri di distanza dai centri abitati con poche decine di migliaia di residenti e ad almeno venti chilometri da una città di centomila abitanti, questi almeno erano i criteri del 1979. In trenta anni la geografia degli insediamenti è cambiata quasi ovunque. Poi la “mappa nucleare” deve indicare il rischio sismico, ma dal 1979 ci sono stati i terremoti del Friuli, dell’Irpinia, dell’Umbria e dell’Abruzzo. Poi ancora la mappa deve indicare la opportuna vicinanza con fiumi di una certa portata ai fini del raffreddamento. Ma dal 1979 buona parte dell’orografia italiana è cambiata. Insomma la mappa di allora è l’unica che c’è ma è praticamente inservibile e per farne un’altra pochi mesi sono un tempo risibile.

Restano le indicazioni di allora: una centrale nucleare allora poteva essere costruita lungo il bacino del Po e dell’Adige, sulla costa friulana e veneta, nella Toscana merdionale, nell’Alto Lazio, sulla costa del Molise, nel golfo di Manfredonia, nei pressi di Lecce e Taranto, in Campania presso il Garigliano e il Sele, sull’isola di Pianosa e nel sud della Sicilia e sulla costa est, ovest e sud della Sardegna. Allora, trenta anni fa. Oggi non si sa. E, oltre a non sapere dove mettere mano, il governo deve cercare l’accordo con le Regioni. Che diranno Lombardia, Veneto, Friuli, Molise, Toscana, Puglia, Lazio, Sicilia e Sardegna? E, soprattutto, senza mappa come faranno tutti ad orientarsi?

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