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Draghi premier: Di Maio predica maturità ai 5 Stelle e con Conte chiede governo politico

Draghi premier incaricato e super celebrato, ma una maggioranza vera ancora non ce l’ha. Se il ritrovato attivismo di Berlusconi era in preventivo, come l’inevitabilità del soccorso Pd, tutta l’attenzione è rivolta ai 5 Stelle. 

Reggeranno la prova, al terzo tentativo dopo il doppio Conte? Di Maio, il più cauto e quello con la presa maggiore sul Movimento è convinto di sì, i suoi devono ascoltare disciplinati cosa ha dire Draghi, mostrarsi maturi, parlarsi. 

Draghi premier: Di Maio e Conte per il sì a un governo politico

E poi votare Draghi – ma questo non l’ha detto per non urtare la suscettibile e complicata macchina decisionale del partito non partito. Conte – oggi ha salutato nell’ultima diretta social da palazzo Chigi – sogna di rappresentare da subito il pezzo più governista del Movimento in crisi d’identità.

Insieme, Di Maio e Conte (e Zingaretti), senza dar l’idea di porre condizioni, chiedono a Draghi un gabinetto “politico”, anche per salvaguardare l’esperienza del Conte-bis e del ticket Pd-M5S anche alle prossime elezioni.

Auspicio legittimo, ma rischia di far deragliare il treno Draghi: “politico” significa compresenza di personalità incompatibili e promessa di conflittualità permanente.

Quello che succederà dopo l’eventuale governo Draghi nessuno può dire, questa esperienza di governo rompe un equilibrio (meglio dire che ne trova uno fuori dal parlamento). Se funziona, minaccia tempesta nei partiti, con fratture clamorose e ricomposizioni inedite.

Di Maio: “M5S ha il dovere di ascoltare Draghi”

“Oggi si aprono le consultazioni del premier incaricato Mario Draghi, secondo la strada tracciata dal capo dello Stato Sergio Mattarella, che ringrazio.

In questa fragile cornice, il MoVimento 5 Stelle ha, a mio avviso, il dovere di partecipare, ascoltare e di assumere poi una posizione sulla base di quello che i parlamentari decideranno.

Siamo la prima forza politica in Parlamento e il rispetto istituzionale viene prima di tutto”. Così in una nota il ministro Luigi Di Maio.

“Comprendo gli animi e gli umori di queste ultime ore. È legittimo. Stiamo attraversando una crisi politica complessa e non abbiamo colpe.

Non abbiamo cercato noi lo stallo, non avremmo mai voluto che si arrivasse a questo, con una pandemia in corso e le enormi difficoltà del nostro comparto produttivo.

Ma è proprio in queste precise circostanze che una forza politica si mostra matura agli occhi del Paese”.

Il ringraziamento a Conte

“Ringrazio profondamente Giuseppe Conte per le sue parole, per la responsabilità istituzionale mostrata ancora una volta, in un momento di grande difficoltà per il Paese.

Condivido pienamente la necessità di un forte impulso politico nel governo che andrà a formarsi. Il Movimento gli è riconoscente e continuerà ad essere protagonista anche grazie a lui”.

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