Dreamers, Ius soli...la stessa ruspa li sotterra. Ma cittadinanza regalata a chi non paga tasse Dreamers, Ius soli...la stessa ruspa li sotterra. Ma cittadinanza regalata a chi non paga tasse

Dreamers, Ius soli…la stessa ruspa li sotterra. Ma cittadinanza regalata a chi non paga tasse

Dreamers, Ius soli...la stessa ruspa li sotterra. Ma cittadinanza regalata a chi non paga tasse
Dreamers, Ius soli…la stessa ruspa li sotterra. Ma cittadinanza regalata a chi non paga tasse (foto Ansa)

ROMA – Dreamers, Ius soli…la stessa ruspa li sotterra. Dreamers sono letteralmente i “sognatori”. Avevano a lungo sognato di diventare cittadini americani perché in America vivevano e vivono fin da bambini anche se portati da genitori stranieri. Sogno spezzato, sogno finito. Ius soli è quella legge che galleggia a fatica, molto a fatica, nel Parlamento italiano. Stabilisce che diventa cittadino italiano chi è nato in Italia e chi in Italia è andato a scuola, anche se figlio di stranieri. Legge che sta affogando nel passaggio tra Camera e Senato.  Una stessa ruspa politica e ideologica, sociale e culturale sta sotterrando i dreamers oltre Atlantico e lo Ius soli in Italia.

I dreamers non avranno la cittadinanza americana per il solo fatto di vivere ed essere di fatto americani. Sono entrati negli Usa con i loro genitori e parenti che entravano clandestini. Lo stigma legale della clandestinità non viene cancellato neanche dalla pluriennale quotidianeità di una vita tutta negli Usa. Obama aveva dato speranza e percorso agli ottocentomila dreamers (8/9 su dieci sudamericani, tra questi i tre quarti di origine messicana). Trump ha cancellato speranza e chiuso percorso: niente cittadinanza, l’aver vissuto fin qui negli Usa non vale per averla.

La ruspa che sotterra i dreamers è fatta di rancore bianco verso gli altri. Altri sono l’establishement, la borghesia intellettuale, Washington, le Università, i sistemati, quelli che hanno soldi, quelli che hanno successo, le banche, gli ebrei, i politici, i neri e anche gli immigrati. Altri sono per un vero e proprio ceto di bianchi disoccupati o quasi o mal retribuiti con scarso livello istruzione e competenze anche questi dreamers e la loro pretesa di essere americani. L’America che va riportata grande e bianca, l’America che coccola il suprematismo bianco sotto dirette o appena attenuate spoglie non può e non vuole sopportare la cittadinanza data a questi altri e diversi. Trump e le sue decisioni sono in questo caso più effetto che causa. La ruspa che sotterra i dreamers è partita nella società Usa molto prima di arrivare alla Casa Bianca.

Analogamente la ruspa che va a sotterrare lo Ius soli in Italia non l’ha fabbricata Salvini. Lui più di altri ci è salito sopra. Ci cammina sopra. ma neanche la guida. Va da sola la ruspa. E’ fatta dell’imbroglio di grande successo che immigrati e stupratori e stranieri residenti in Italia pari sono e gli stessi sono (l’equazione immigrato-terrorista non ha prodotto gli effetti sperati). Un figlio di genitori neri che vivono regolarmente in Italia da anni se non decenni, un ragazzo o una ragazza che parlano italiano come lingua praticamente madre, che vanno a scuola in Italia da quando vanno a scuola sono stati uniformati e piallati dalla ruspa alla forma medesima di profughi, disperati, delinquenti, ladri e stupratori.

Vuoi quindi dare la cittadinanza a profughi, disperati, delinquenti, ladri e stupratori? L’intero sistema politico, sociale, culturale e informativo del paese si dichiara non in grado di ribaltare l’imbroglio. Dichiara di non farcela, è pronto alla resa. Come facciamo a spiegare alla gente che ragazzi e ragazze che vivono e studiano in Italia dopo esserci nati non sono la stessa cosa dei mendicanti, del racket, dei clandestini, dei delinquenti, degli stupratori? Non ce la facciamo si passano parola in Parlamento, nei partiti e sindacati, nelle, redazioni.

E quindi la ruspa italiana sotterra, sta per sotterrare lo Ius soli. Che poi non era neanche pieno diritto alla cittadinanza italiana a seguito dell’esser nati in Italia. Non era automatico nella legge, ci volevano gli anni di permanenza legale dei genitori in Italia e gli anni di scuola italiana di chi chiedeva la cittadinanza. Era un mix di ius soli attenuato (diritto per luogo di nascita) e ius culturae (diritto per cultura e lingua condivisa). La ruspa italiana è più forte, ha occupato partiti politici e testate giornalistiche. Lavora sodo in case e uffici. Praticamente governa sui social. Dice no alla cittadinanza italiani ai diversi per pelle o religione. Di questo si tratta, non altro.

Sulla ruspa, che non guida, Salvini. Che razzola lassù e pure predica. Dice: “L’Italia è il paese che concede più cittadinanze di tutti, basta”. Come spesso gli capita, Salvini dice e non sa quel che dice. Vero che l’Italia praticamente regala la cittadinanza e il passaporto italiani. Lo fa a vantaggio dei milioni e milioni di nipoti, ormai pronipoti di italiani che emigrarono in Canada, Usa, Argentina, Brasile, Australia. Pro nipoti, oriundi per così dire che non parlano italiano, in Italia non sono mai stati o al massimo da turisti, non pagano tasse in Italia, non ci lavorano, non ci vivono, neanche tanto bene sanno cosa sia l’Italia. Però, se vogliono, possono avere cittadinanza italiana e passaporto e diritto di voto in Italia.

La ruspa è fedele a se stessa nel tempo della storia e nei luoghi della cronaca, non cambia la sua natura: è forte e cieca. Come una mandria che carica spaventata, travolge tutto ma non sa dove va e perché, è tutta violenza e panico e nulla più.

 

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