Elezione Presidente della Repubblica: lunedì 24 gennaio la prima votazione. Ecco come funziona

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Gennaio 2022 - 14:06 OLTRE 6 MESI FA
Elezione Presidente della Repubblica: lunedì 24 gennaio la prima votazione. Ecco come funziona

Elezione Presidente della Repubblica: lunedì 24 gennaio la prima votazione. Ecco come funziona (foto Ansa)

Il presidente della Camera Roberto Fico ha convocato il Parlamento in seduta comune, con la partecipazione dei delegati regionali, lunedì 24 gennaio, alle ore 15. Quel giorno, quindi, il 24 gennaio, si terrà la prima votazione per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.

La nota del presidente della Camera Fico

“Ho convocato il Parlamento in seduta comune per l’elezione del Presidente della Repubblica il 24 gennaio alle ore 15. L’avviso sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di oggi. Come da prassi, questa mattina ho inviato la comunicazione ai presidenti dei Consigli regionali, che dovranno scegliere i propri delegati, e al presidente Mattarella.

Nelle prossime due settimane, all’attività ordinaria della Camera si affiancherà quella di preparazione al voto. Siamo al lavoro insieme al collegio dei questori per definire l’organizzazione e le misure per garantire la piena operatività e sicurezza del voto”.

Come funziona l’elezione del presidente della Repubblica

Il Presidente della Repubblica viene eletto dal Parlamento in seduta comune e integrata dai delegati regionali (tre per ogni regione tranne la Valle d’Aosta che ne elegge soltanto uno).

Può essere eletto come Presidente della Repubblica ogni cittadino italiano che abbia compiuto 50 anni e che goda dei diritti civili e politici.

In tutto quindi gli elettori del nuovo Presidente della Repubblica saranno 1009: 630 deputati, 321 senatori (inclusi i senatori a vita) e 58 delegati regionali.

L’elezione sarà a scrutinio segreto.

Nelle prime tre votazioni ci sarà un quorum: per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica infatti saranno necessari i due terzi dei voti (673).

Dalla terza votazione in poi invece il quorum non sarà più necessario e basterà la maggioranza assoluta: quindi 505. Al voto non partecipano i presidenti della Camera e del Senato. 

I due seggi ancora vacanti

“In realtà – come spiega il Corriere della Sera – attualmente il plenum è fermo a 1.007 componenti: i senatori sono 320, in attesa che l’Aula del Senato convalidi il subentro del senatore del Pd Fabio Porta a quello del Maie Adriano Cario, dichiarato decaduto. I deputati attualmente in carica sono invece 629, essendo vacante il seggio lasciato libero dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ma per domenica 16 gennaio sono state convocate le elezioni suppletive , pertanto il nuovo eletto si aggiungerà al plenum appena verrà proclamato”.