Elezioni comunali Parma: centrosinistra cerca la riconquista

Pubblicato il 2 Maggio 2012 - 13:49 OLTRE 6 MESI FA

PARMA – Dopo 14 anni di governo di una lista civica di area centrodestra, dopo una giunta spazzata via da dimissioni e inchieste giudiziarie, dopo due commissari (il primo e' stato l'attuale ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri), Parma torna al voto per scegliere il nuovo sindaco, in un voto ricco di incognite, che certo risente delle fibrillazioni nazionali, ma risente sicuramente di piu' delle vicende cittadine dell'ultimo tribolatissimo anno. Secondo i pronostici al ballottaggio (molto probabile) ci andranno i due pesi massimi della politica parmigiana.

Il centrosinistra e' unito e si affida al presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, 56 anni, Pd, uscito vincente dalle primarie. L'obiettivo sarebbe quello di farcela al primo turno, ma la complicazione dello scenario rende complicato il compito.

Alla fine, cosi', potrebbe vedersela con Elvio Ubaldi, 64 anni, ex sindaco di Parma candidato e sostenuto dal Terzo Polo. Ubaldi e' stato per dieci anni sindaco della citta', dopo essersi inventato il cartello di 'Civilta' parmigiana' che ha strappato la citta' alla sinistra nel 1998. E' accusato di essere il 'padrino politico' di Pietro Vignali, il sindaco che si e' dimesso nei mesi scorsi, anche se Ubaldi rivendica di averlo scaricato subito dopo la sua elezione.

Cosi' il peso dell'eredita' dell'ultima giunta potrebbe finire per piovere sulle spalle di un Pdl che di quella amministrazione candida il vice sindaco, Paolo Buzzi e che rischia, visto il consenso che tradizionalmente raccoglie Ubaldi nell'elettorato moderato, di essere estromesso anche dall'eventuale ballottaggio. Anche perche' non ha il sostegno della Lega Nord (che candida il medico Andrea Zorandi).

Il Carroccio non ha in Parma uno dei suoi feudi emiliani ed e' turbata per la tragedia di un suo esponente, consigliere provinciale, che si e' tolto la vita. Secondo la Procura aveva autenticato delle firme false.

E cosi', in questa grande frammentazione, ci sono i grillini del Movimento 5 Stelle, guidati da Federico Pizzarrotti, che sognano il colpaccio. Forti dell'8% delle regionali, dopo aver portato 6 mila persone in piazza ad ascoltare Beppe Grillo, sono in netta crescita: in caso di un boom, con la soglia per accedere al secondo turno frammentata dalla pluralita' di candidati, possono pensare seriamente all'impresa. Avranno pero' un'agguerrita concorrente a pescare nel medesimo 'bacino': si tratta di Roberta Roberti, la candidata degli 'Indignati' che, nei mesi scorsi furono i piu' attivi a chiedere le dimissioni di Vignali presentandosi con le pentole e cucchiai sotto il palazzo del Comune.